Quasi tutte le pubbliche amministrazioni si sono dotate di un sito web. Ma questi siti sono pienamente efficienti e funzionali? E sono seriamente accessibili a tutti i cittadini, senza distinzioni? Se, ad esempio, ho bisogno di un certificato, posso oggi aspettarmi di ottenerlo, attraverso l’inoltro di una istanza, tramite il sito web della p.a.? E la mia, sarà un’aspettativa che si realizzerà o al contrario, sarà un’aspettativa delusa? Se ho bisogno di chiarimenti personali in relazione ad un certificato, ho veramente la possibilità di entrare in un’area riservata del sito e ottenerli?
Insomma, l’e-government, allo stato dei fatti, funziona davvero o siamo ancora agli inizi di un iter che tarderà a prendere piede?
Su questo punto, in occasione della “Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità”, si è pronunciata, pochi giorni fa, l’Unione Europea.
Secondo un’analisi del governo comunitario, la situazione attuale relativa all’accessibilità del web negli enti pubblici è faticosa: solo un terzo di 761.000 siti internet degli enti pubblici europei è completamente accessibile, nonostante esistano soluzioni tecniche messe a punto anche con i finanziamenti che l’Ue ha stanziato per la ricerca nell’innovazione tecnologica.
L’UE, pertanto, ha prescritto che le pubbliche amministrazioni di tutta l’Unione dovranno dotarsi di veri siti internet che permettano l’accesso rapido e sicuro ai cittadini entro il 2015 e per questo ha dichiarato che la Commissione collaborerà con governi, enti pubblici e imprese, per accelerare l’attuazione delle norme che garantiscono l’uniformità dei principi di accessibilità al web anche per le persone disabili, in tutti gli Stati membri.
Il fine dell’UE è rendere più semplice, agli oltre 100 milioni di cittadini della Comunità Europea, il ricorso ai servizi pubblici mediante la rete di internet.
Come recita il comunicato, gli interventi avranno ad oggetto: sicurezza sociale (es. denunce di furti), sanità, ricerca di un lavoro, indennità di disoccupazione, rilascio di documenti e certificati, iscrizioni universitarie, patenti di guida, passaporti, domande di licenza edilizia, trasferimenti di residenza.
Ci auguriamo che, mediante questo intervento dell’Unione, i tempi per ottenere una più efficace ed efficiente gestione del servizio pubblico si accorcino.
Annalisa Spedicato
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