Sulla prima pedana d’arrivo di International Rally Cup, a brindare è stato Marco Signor. ll trevigiano ha reagito ai trenta secondi inflitti a conclusione del primo giorno di gara, legati ad una decisione del collegio dei commissari sportivi, portandosi a casa, per la prima volta in carriera, il Rallye Elba. Una vittoria che gli permette di guardare tutti dall’alto in vista del secondo appuntamento di International Rally Cup – il Rally del Taro – cornice che pare voler abbracciare un ulteriore plateau di pretendenti alle alte sfere della classifica. Nicola Sartor ha fatto il suo e anche di più, congedandosi sul secondo gradino del podio assoluto e, soprattutto, alimentando quelle ambiziose prospettive che lo hanno già consacrato nell’edizione precedente del campionato promosso da IRC Sport, con la vittoria dell’IRC Challenge. Sul terzo gradino del podio è salito Alessandro Re – su Volkswagen Polo Rally2 – rallentato nelle fasi iniziali di gara da una errata scelta di gomme ma concreto nell’interrompere il monologo Skoda proposto da Signor e Sartor. In quarta posizione ha concluso Marcello Razzini (Skoda Fabia), precedendo il locale Francesco Bettini, chiamato a far sentire la voce del padrone di casa su Skoda Fabia. La “top ten” di campionato ha elevato le performance di Antonio Rusce, sesto, seguito da Gianluca Tosi e Flavio Brega, terzetto di piloti che ha fatto valere le sonorità delle rispettive Skoda Fabia Rally2. Punti importanti, in ottica campionato, per Flavio Brega, ottavo sulla Skoda Fabia davanti a Fabio Federici e Roberto Cresci. Undicesima nella classifica IRC, prima tra le due ruote motrici, la Peugeot 106 Maxi di Andrea Crugnola, leader nel Trofeo Sport. Nel Trofeo 2 Ruote Motrici Prestige, a guadagnare la testa della classifica è stato Mirco Straffi, al secondo utilizzo della Renault Clio S1600, seguito da Emanuele Danesi (Peugeot 208 Rally4) e Lorenzo Sardelli, anch’egli al via sulla vettura francese turbocompressa. Tra le vetture a trazione integrale, protagoniste nel Trofeo 4 Ruote Motrice, monologo GR Yaris con le Evo di Marco Leonardi e Alessio D’Alessandro rispettivamente prima e seconda classificata, davanti alla DS3 N5 di Antonino Cannavò. Mirco Carrara brinda alla vittoria nel Trofeo Rally4/R2, con la sua Peugeot 208 che ha avuto la meglio sugli analoghi esemplari portati in gara da Alberto Branche, secondo e Daniele Campanaro, terzo. Giovanni Lanzalaco porta a casa, invece, il massimo punteggio messo in palio dal Trofeo Rally5, firmando la prima vittoria nella bagarre proposta dalle Renault Clio RS Line, precedendo Alex Lorenzato e Iacopo Lucarelli. Nel Trofeo Sport, Stefano Ferrarini (Renault Clio RS N3) conclude alle spalle del mattatore Andrea Crugnola, seguito in terza posizione da Fabio Breglia, su Citroën Saxo.
È stato un fine settimana condizionato dalla sfortuna ma – allo stesso tempo – da interpretare con positività, quello che ha interessato MM Motorsport. Il team lucchese, che ha schierato sulle strade isolane tre Skoda Fabia Rally2 “gommate” Pirelli, si è congedato applaudendo la prestazione di Marco Ramacciotti, pilota al secondo utilizzo della vettura, condivisa con il copilota Filippo Caturegli. Il pilota ha affrontato i centodue chilometri proposti dalla gara riscontrando un progressivo miglioramento del feeling con la Skoda Fabia Rally2, concretizzato su strade di difficile interpretazione. Una performance, quella del driver, che gli ha permesso di conquistare la pedana d’arrivo precedendo piloti ben più esperti in merito al rapporto con la vettura. Sfortunata uscita di strada, legata ad una foratura, per Walter Gamba. Il pilota, tornato alle competizioni dopo un anno di inattività, ha saputo esprimere, nelle fasi proposte dal primo giorno di gara, una condotta decisamente autoritaria al volante della Skoda Fabia Rally2 Evo. Il pilota elbano, terzo sul podio del Trofeo Claudio Caselli – il confronto riservato ai piloti locali – al momento del ritiro sulla quarta prova speciale, si trovava a ridosso della “top ten”, condividendo con Giacomo De Simoni interessanti prospettive per il prosieguo di gara. Amaro ritiro anche per Alessio Della Maggiora e Sauro Farnocchia, con la Skoda Fabia Rally2 Evo di MM Motorsport protagonista di un’uscita di strada quando si trovava in ottava posizione assoluta: riscontri che, seppur provvisori, hanno confermato la bontà del rapporto tra il pilota lucchese e la vettura turbocompressa, ripreso dopo una pausa agonistica di nove mesi.
È stata una panne elettrica a limitare e, successivamente, vanificare definitivamente la brillante performance di Leopoldo Maestrini al Rallye Elba, appuntamento di apertura di International Rally Cup svoltosi nel fine settimana sulle strade dell’isola. Il pilota scarlinese, affiancato sulla Citroën C3 Rally2 dalla copilota Gioia Boddi, si era congedato dal primo giorno di gara con ampie prospettive per il prosieguo del confronto, essendo a soli tre decimi dalla terza posizione assoluta. Secondo dopo due prove speciali, il portacolori di Art-Motorsport 2.0 aveva confermato le buone sensazioni destate al volante della vettura francese in occasione del recente Trofeo Maremma.
Un avvio convincente, quello di Leopoldo Maestrini nel campionato, che ha confermato la competitività del pilota in un plateau di avversari di elevato livello. Per il driver grossetano, adesso, si prospetta un campionato senza alcuna possibilità di errore, avendo a disposizione tre risultati utili e tre appuntamenti in programma: il Rally Internazionale del Taro, il Rally Internazionale Casentino ed il Rally Città di Schio.
“La delusione è tanta, inutile negarlo – il commento di Maestrini – rimangono tuttavia buonissime sensazioni legate al feeling con la vettura. Ringrazio Gioia Boddi, sempre più importante in abitacolo e tutto il team, la vettura si è confermata ancora una volta super competitiva. Adesso, lavoriamo in proiezione Rally del Taro”.
Ad ogni modo, la gara elbana ha riscosso un notevole interesse da parte di piloti e squadre, 114 gli iscritti, per una grande soddisfazione del territorio e di Aci Livorno Sport, che ha visto il proprio gioiello splendere di nuovo a 18 carati, appunto con il doppio delle adesioni riscontrate sino agli ultimi anni.
Il Rallye Elba, patrimonio storico-sportivo non solo italiano, ha fatto rivivere le sfide più entusiasmanti, complice anche un percorso di forte impatto, che ha rispecchiato ovviamente la tradizione, punteggiato da sette prove speciali in totale, con oltre 100 chilometri di distanza competitiva che hanno infiammato due giorni di sfide confortati da un clima finalmente primaverile ed abbracciati dal fascino dell’Elba.
Ci sono stati, all’Elba, tutti gli ingredienti per un avvio di successo della serie IRC, che ha visto un dominio del pilota trevigiano che, partito al comando con le prime tre prove del venerdì, si era poi visto arretrato in sesta posizione con una penalità di 30” inflittagli per “assistenza” lungo il percorso, con la vettura che era in panne.
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