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Il Veneto è una regione incantevole, e una delle più amate della Penisola, ma la zona tra Verona e Villafranca è senza dubbio la più ricca dal punto di vista storico, con particolare riferimento alle vicende che hanno portato all’unificazione dell’Italia, nel XIX secolo.

Ma prima di arrivare alle vicissitudini più recenti, c’è un fil rouge da seguire, per gli amanti delle storie romantiche e degli amori tormentati. A Verona e a Villafranca, infatti, sono legate le vicende di una delle coppie di innamorati più famose della storia, Romeo e Giulietta. Se nella città scaligera è presente uno dei “santuari” dell’amore, la casa di Giulietta, a Villafranca è invece presente un altro castello dove il grande Shakespeare ambientò una delle scene della tragedia.

Per chi invece intende intraprendere un percorso alla ricerca delle testimonianze sulle vicende dell’Italia tra 700 e 800, è necessario munirsi di un libro di storia e un buon navigatore, tutto questo non prima di essersi rivolti ad un’agenzia di noleggio auto a Villafranca di Verona, come ad esempio Maggiore, perchè viaggiare in macchina sarà l’unico modo per seguire il percorso dei grandi che hanno combattuto e vinto proprio tra queste colline.

Non tutti sanno, infatti, che ad Arcole, a poco più di 35 chilometri da Verona, è presente l’unico obelisco in Italia che celebra una delle vittorie di Napoleone Bonaparte. Qui, infatti, il futuro imperatore dei francesi, nel 1796, vinse una delle sue battaglie più memorabili, nell’ambito della campagna d’Italia, ed è stupefacente ed emozionante scoprire come questo simbolo sia ancora in piedi, dopo quasi 3 secoli. Questo eccezionale manufatto, si trova sul lato destro del fiume Alpone, all’inizio del ponte di Arcole, teatro della battaglia, in una zona immersa nelle campagne, dove è possibile accedere solo se muniti di un mezzo di trasporto proprio.

Poco meno di un secolo dopo, nel 1859, un altro Napoleone, questa volta il nipote del più celebre imperatore, firmò proprio a Villafranca, a palazzo Bottagisio, l’armistizio che mise fine alla seconda guerra d’indipendenza. Napoleone III e Francesco Giuseppe scelsero la città come luogo simbolo, perché il sovrano francese in quel modo andava a dimostrare al collega austriaco di essere pronto a ritirarsi, dopo aver combattuto al fianco degli italiani per strappare la Lombardia a dominio asburgico. Il Veneto, però, no, quello se lo potevano tenere, la guerra per lui era finita.

Ecco dunque che luoghi apparentemente normali, diventano eccezionali, se visti dal punto di vista giusto. Osservare strade e città, attraverso il caleidoscopio della storia, è una delle cose più belle che possano capitare, ma senza il mezzo di trasporto giusto, tutto questo non è possibile.

Partite per un viaggio on the road alla scoperta del Risorgimento, servono solo un’auto a noleggio e una cartina. Si, una cartina: parlando di Risorgimento, utilizzare il navigatore sarebbe alquanto anacronistico, no?

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