andreasirottigaudenzi1bL’Autore tratta la tematica, affrontando i problematici rapporti tra identità personale e “società dell’informazione”

Il diritto all’oblio viene spesso richiamato ogni qual volta venga commesso un illecito in rete.

Tuttavia, questo (nuovo) diritto ha specifiche peculiarità e può ben essere collocato nell’alveo dei diritti della personalità.

Sul tema è stato di recente dato alle stampe il testo “Diritto all’oblio: responsabilità e risarcimento del danno”, scritto da Andrea Sirotti Gaudenzi, avvocato e docente, che da anni affronta le questioni connesse al diritto delle nuove tecnologie. Il testo, particolarmente approfondito e ricco di contenuti innovativi, è stato pubblicato nella collana “I prontuari giuridici” (diretta dallo stesso Sirotti Gaudenzi) per i tipi Maggioli.

obliomaggioli

L’Autore, con il proprio inconfondibile stile, ricorda che – nel passato – veder cancellare il proprio nome era tutt’altro che positivo. L’abolitio nominis, infatti, era la conseguenza della damnatio memoriae nella Roma antica: la sanzione comportava l’eliminazione di ogni traccia riconducibile alla persona condannata. La pena era particolarmente grave, se si pensa che gli antichi concedevano alla memoria l’immortalità. Lo stesso Napoleone scrisse che «l’immortalità è il ricordo che si lascia nella memoria degli uomini». Si pensi poi ai processi postumi nella storia della Chiesa cattolica. Non a caso l’ordine di cancellare ogni riferimento alle opere di un uomo interessarono addirittura un pontefice: il papa Formoso, processato e condannato nell’anno 897, quando era già morto.

Oggi, però, far dimenticare “pezzi” della propria storia diventa una necessità, come ricorda l’Autore, che analizza le problematiche relative a Internet e ai social media, sino a esaminare le questioni legate ai motori di ricerca.

Andrea Sirotti Gaudenzi, che da anni si occupa di contenziosi in questo settore, evidenzia la necessità di affrontare la tematica, richiamando tutti gli istituti applicabili. L’Autore, infatti, ricorda che – oggi – «per ottenere il risultato, vengono invocate le disposizioni in tema di tutela dei dati personali, il diritto alla riservatezza, la privacy, la tutela del nome e dell’identità personale, i diritti previsti dalla legge n. 633/41 in tema di immagine e ogni altra fonte di possibile applicazione».

Attraverso i contributi della giurisprudenza nazionale ed europea, l’opera ricostruisce i contorni del diritto all’oblio e delle relative forme di tutela, responsabilità e risarcimento del danno, con articolate analisi di natura antropologica. Di taglio pratico, il testo garantisce all’operatore i mezzi necessari per l’esercizio di un diritto di non ancora facile definizione, illustrando gli strumenti di tutela dei dati personali presenti in rete. Il volume è completato da una rassegna di riferimenti giurisprudenziali nazionali ed europei, dalla raccolta dei provvedimenti significativi del Garante per la protezione dei dati personali e da indicazioni operative su come cancellare i dati dall’indicizzazione automatica dei principali motori di ricerca.

Si segnala che Andrea Sirotti Gaudenzi, assieme ad altri relatori, parlerà di questi argomenti durante il convegno internazionale “Il diritto all’oblio e la (nuova) identità digitale”, che si terrà a Lugano il prossimo 17 marzo. Per informazioni sull’evento e prenotazioni: www.adisi.ch

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