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Locked Keys(di Annalisa Spedicato) – La Commissione Europea sulle libertà civili ha approvato giovedì 17 Dicembre le nuove norme sulla privacy in materia di trasferimenti di dati a fini di polizia e giudiziari, con 53 voti favorevoli, 2 contrati e 1 astensione (fonte: Comunicato Stampa Parlamento Europeo del 17/12/2015).

Questo è un accordo storico, dal momento che è la prima volta che abbiamo delle regole completamente armonizzate riguardanti autorità di polizia e di giustizia penale in materia di protezione dei dati nell’UE. Queste regole, la loro applicazione per la cooperazione tra gli Stati membri dell’Unione Europea e con i paesi terzi sul trasferimento e il trattamento dei dati, dovrebbero facilitare la condivisione di informazioni, e, allo stesso tempo, garantire che i diritti fondamentali dei cittadini europei non siano violati”, ha dichiarato l’eurodeputato Marju Lauristin.

La proposta di direttiva relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali per finalità di prevenzione, indagine, accertamento o perseguimento dei reati sarà il primo strumento per armonizzare globalmente 28 diversi sistemi di applicazione di legge in relazione al trattamento dei dati per il diritto fini dell’esecuzione, nonché norme minime per il trattamento dei dati a fini di polizia all’interno di ciascuno Stato membro. I paesi dell’UE restano liberi di fissare standard più elevati rispetto a quelli sanciti dalla direttiva, se lo desiderano.

La proposta di direttiva integra insieme agli accordi raggiunti recentemente raggiunti su Europol, garantiscono un livello solido e armonizzato di protezione dei dati dell’intero dell’Unione relativamente ai settori di indagine, che vedono intervenire le forze dell’ordine.

Le regole dovrebbero quindi chiarire accordi di cooperazione di polizia a tutti i livelli amministrativi e dare ai cittadini una maggiore certezza del diritto. Le garanzie si applicheranno a tutti, vittime, criminali o testimoni. La direttiva stabilisce diritti chiari per gli individui e prevede l’istituzione di un’Autorità di controllo indipendente con poteri esecutivi.
Parlamento, Consiglio e Commissione, hanno insistito sulla presenza obbligatoria di un Responsabile della protezione dei dati per monitorare tutti i trasferimenti di dati, nonché una valutazione preventiva nei casi in cui il trattamento dei dati comporti un livello di rischio elevato per i diritti e le libertà di una persona.

Annalisa Spedicato

(Avvocato Esperto in IP ICT Privacy)

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