A Roma, durante l’assemblea “Più Italia”, il segretario dell’UDC, Lorenzo Cesa ha annunciato la nascita del nuovo soggetto politico dei moderati che dovrà vedere la luce entro l’autunno.
Il discorso di Cesa si é aperto con una dimostrazione di solidarietà da parte dell’UDC al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ” E’ una persona che ha fatto e sta facendo tantissimo per questo nostro Paese – ha detto Cesa giudicando indecenti e vergognosi gli attacchi che il presidente sta ricevendo in questi giorni. “Una campagna diffamatoria basata su tesi allucinanti e su gravissime illazioni che respingiamo con tutta la nostra forza e il nostro sdegno. A quei partiti che la assecondano per raccogliere qualche titolo sui giornali dico semplicemente: vergogna! Non è così che ci si candida a guidare l’Italia. Non si guida un Paese gettando acido sulle sue istituzioni. Noi difendiamo e difenderemo sempre le istituzioni di questo Stato, a maggior ragione quando sono rappresentate da una personalità straordinaria, da una guida per il Paese di altissimo rigore morale come il nostro Capo dello Stato.”
Sul futuro prossimo del partito Cesa lancia un ultimatum a tutti i moderati: “In autunno – mancano davvero poche settimane ormai – suonerà l’ultimo appello per tutti i moderati italiani, laici e cattolici, per unirsi finalmente intorno ad un unico, nuovo grande soggetto politico. Stavolta più che mai non ci sono alternative o scorciatoie per nessuno. Se il Paese non vuole finire nel baratro, dopo il governo Monti, – fra pochi mesi, nella primavera del 2013 quando si andrà a votare – dovrà affidarsi necessariamente alle forze più affidabili e responsabili agli occhi dell’Europa e del mondo. Quelle in grado di garantire una continuità con le politiche di verità e serietà adottate dall’Italia in questi mesi dall’attuale governo. Allo stesso modo i moderati dovranno farsi trovare pronti, uniti e con un progetto di rinnovamento dell’Italia e dell’Europa convincente e credibile. Questa volta è davvero la storia che chiama ad un appuntamento decisivo il nostro Paese e i moderati. Se questo incontro ci sarà, nelle urne, l’Italia avrà ancora un futuro importante davanti a sé. Se mancheremo l’appuntamento, temo purtroppo che il declino diventerà sempre più rapido e doloroso. La sfida che abbiamo davanti è questa” – ha concluso Cesa.
Cesa analizza infine la situazione attuale dell’Italia. “Sette mesi fa la politica italiana era terrorizzata dal rischio del default e per questo aveva scelto di unirsi responsabilmente dietro la figura di un nuovo presidente del Consiglio capace di far recuperare al nostro Paese in breve tempo una credibilità e un prestigio internazionale che da troppo tempo avevamo smarrito – ricorda il segretario dell’UDC, che aggiunge – “In questi sette mesi si sono fatte molte più riforme che negli ultimi quindici anni in cui l’Italia è stata spaccata in due e paralizzata dal bipolarismo. E’ stato approvato il decreto Salva Italia, la riforma delle pensioni, le misure antievasione, le liberalizzazioni, le semplificazioni, il decreto sviluppo. Sono in via di approvazione la riforma del lavoro, il disegno di legge anticorruzione. E’ in arrivo la spending review, per aggredire gli sprechi della pubblica amministrazione e la dismissione dei beni pubblici per ridurre un debito pubblico. Su ognuno di questi provvedimenti non c’è stato solo il nostro voto in Parlamento. Abbiamo dato un contributo importante al governo per renderli più efficaci e, laddove possibile, meno dolorosi per i cittadini.”
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