Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione in cui si prevede che l’Unione deve intensificare le sanzioni da comminare ai singoli cittadini russi ed essere pronta a imporre immediatamente sanzioni economiche alla Russia. Chiedono, inoltre, misure contro le imprese russe e le loro controllate, in particolare nel settore dell’energia, per far fronte al contesto di violenza progettato per destabilizzare l’Ucraina orientale e meridionale.
Il Parlamento esprime grave preoccupazione per il rapido deterioramento della situazione e lo spargimento di sangue nell’Ucraina orientale e meridionale. Esorta la Russia a cessare immediatamente il sostegno fornito ai separatisti violenti e alle milizie armate – guidati da forze speciali russe – e ad allontanare le truppe dal confine orientale dell’Ucraina.
Nella risoluzione i deputati sottolineano che le autorità ucraine hanno il pieno diritto di ricorrere a tutte le misure necessarie – compreso il diritto all’autodifesa definito dalla Carta delle Nazioni Unite – e mettono in guardia la Russia dall’utilizzare il legittimo diritto dell’Ucraina di difendere la propria integrità territoriale quale pretesto per lanciare un’invasione militare ad ampio raggio.
Colloqui di Ginevra
I deputati auspicano che l’imminente riunione quadripartita UE, USA, Ucraina e Russia a Ginevra possa aprire la strada a una soluzione diplomatica alla crisi. Tuttavia, le scelte future dell’Ucraina possono essere fatte solo dallo stesso popolo ucraino, attraverso un processo democratico, inclusivo e trasparente. In linea di principio, il Parlamento accoglie con favore la decisione di tenere un referendum a livello nazionale sul futuro status e assetto territoriale dell’Ucraina, come proposto dal Presidente a interim Oleksandr Turčynov.
Missione OSCE ed elezioni presidenziali
Il Parlamento auspica l’espansione della missione di monitoraggio speciale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) incaricata di raccogliere informazioni in merito ad attività paramilitari atipiche, azioni provocatorie e la situazione dei diritti umani in Ucraina.
I deputati sottolineano inoltre che, di recente, non sono stati riportati attacchi, intimidazioni o discriminazioni di sorta nei confronti di cittadini russi o di etnia russa o di altre minoranze in Ucraina. Nel documento si chiede l’invio di una missione di osservazione elettorale approfondita dell’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (OSCE/ODHIR) nonché del Parlamento europeo per monitorare le prossime elezioni presidenziali ucraine del 25 maggio e si rifiuta ogni pressione esterna per il rinvio di tali elezioni.
Infine, i deputati accolgono con favore l’intenzione del governo ucraino di svolgere elezioni parlamentari anticipate.
La risoluzione è stata approvata con 437 voti a favore, 49 contrari e 85 astensioni.
Novità sulle legalizzazioni in Germania: un cambiamento di politica e le implicazioni internazionali
Stop ai diesel Euro 5 in Piemonte: interviene l’ACI VCO
Orsi in Italia: quanti ce ne sono e dove vivono
Acra in Senegal per l’inclusione di bambine e bambini con disabilità