Il turismo in provincia di Lucca tiene, ma il dato della Versilia dimostra che un calo c’è in relazione alle località tipicamente estive. Si può, quindi, pensare a una maggiore destagionalizzazione dei flussi turistici che, di fatto, penalizza la parte costiera. Il dato complessivo relativo alla Versilia, infatti, risulta sostanzialmente negativo per i primi 9 mesi del 2013: il calo nelle strutture alberghiere è più limitato e differenziato a seconda del comune a cui si riferisce, mentre per quanto concerne l’extra-alberghiero, si tratta di valori molto negativi, determinati principalmente dal sistema di rilevazione ‘modificato’ nei campeggi per il conteggio delle presenze degli italiani.
I dati sono stati presentati questa mattina (martedì 10 dicembre) a Palazzo delle Muse dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli e dall’assessore provinciale titolare della delega al Turismo, Francesco Bambini.
Per quanto concerne gli arrivi nel settore alberghiero, a fronte di un dato provinciale che registra una sostanziale tenuta (-1,4 per cento), l’area della Versilia fa registrare un -3,5 per cento. Le presenze – e, cioè, coloro che hanno trascorso alcuni giorni nella zona – scendono addirittura a -5,1 per cento, trainando verso il basso il dato provinciale che si attesta a un -4,2 per cento. Il settore extra-alberghiero – che prevalentemente è costituito dai campeggi – non fornisce dati significativi a causa del sistema di conteggio delle presenze recentemente modificato e, quindi, il confronto con il 2012 è indicativo solo per quel che riguarda gli arrivi per i quali si registra un -7,20 per cento. Il problema della rilevazione delle presenze all’interno dei campeggi, soprattutto nel comune di Viareggio e in quello di Camaiore, è relativo ai clienti stagionali, che affittano la piazzola di sosta per l’intero periodo estivo: è sorta la questione se si dovesse conteggiare la presenza (4 persone per piazzola), in quanto formalmente pagata, oppure rilevare ogni giorno il numero delle presenze effettive, cosa oggettivamente non facile. Considerando, quindi, il numero delle piazzole esistenti, diviene più attendibile il dato relativo agli arrivi, che non quello delle presenze quando si parla di tale ambito.
COMUNE DI VIAREGGIO – L’andamento dell’ambito alberghiero da gennaio a settembre di quest’anno è prevalentemente negativo. Questo dato è legato soprattutto agli italiani che si sono mossi meno rispetto all’anno precedente, mentre gli stranieri risultano in aumento. Il settore extra-alberghiero – nel quale, come abbiamo già detto, prevale la componente dei campeggi – la problematica legata alla rilevazione degli italiani nelle piazzole determina dati sostanzialmente negativi per le presenze, mentre risultano essere con il ‘segno più’ sia le presenze sia gli arrivi degli stranieri.
COMUNE DI CAMAIORE – Anche a Camaiore il dato dei primi nove mesi dell’anno è negativo per quanto riguarda le presenze nel settore alberghiero (-4 per cento), mentre è più ridotta (-2,2 per cento) per gli arrivi. Anche in questo caso la diminuzione è legata fondamentalmente un minor numero di italiani, mentre, anche qua, si registra una crescita della presenza straniera. Non indicativo, invece, il dato dell’extra-alberghiero, in quanto vi è la totale mancanza di dati per un rilevante numero di strutture, cosa che non rende il dato attendibile, ma che, comunque, risulta essere positivo.
COMUNE DI FORTE DEI MARMI – Da gennaio a settembre di quest’anno l’andamento alberghiero ha registrato una diminuzione rispetto al 2012. Anche in questo caso, come per Viareggio e Camaiore, il dato è determinato dal calo degli italiani, mentre le variazioni in negativo relative agli stranieri sono molto inferiori. Non è invece determinante il dato del settore extra-alberghiero, in quanto rappresenta meno del 5 per cento di quello alberghiero.
COMUNE DI PIETRASANTA – La cittadina di Pietrasanta è quella che registra – nel settore alberghiero – un andamento maggiormente stabile rispetto al 2012, con perfino un aumento degli arrivi. Anche l’attività extralberghiera è positiva, pur rappresentando in ambito comunale meno del 10 per cento dell’intera attività ricettiva.
STRANIERI – La Versilia è stata scoperta dagli ungheresi e piace a russi, ucraini e cechi, questi ultimi, però, non hanno voglia di trascorrere un periodo sulla costa della nostra provincia, ma la visitano e basta. Gli stranieri, in generale, non hanno disertato la meta versiliese per le loro vacanze e, dalle rilevazioni effettuate, si nota che la componente straniera dei flussi turistici si è confermata determinante per non far pesare la crisi di questo settore. In particolare sono aumentati del 34,1 per cento i visitatori provenienti dall’Ungheria e il dato sale addirittura a +40,1 per cento quando si guarda alle presenze. Si conferma anche per questi primi nove mesi dell’anno la predilezione da parte turisti provenienti dall’area russa per la Versilia: dall’Ucraina infatti si è avuto un incremento del 25,9 per cento di arrivi e del 32,3 per cento di presenze, mentre dalla Russia abbiamo un +25,8 per cento di turisti (+13,4 per cento è il dato sulle presenze). Singolare è il caso della Repubblica Ceca: vi è un aumento del 21,5 per cento degli arrivi, mentre chi decide di fermarsi in Versilia da questo Paese scende a -43,4 per cento. In calo sono, invece, gli austriaci (-12,4 per cento gli arrivi), i norvegesi (-9.5 per cento) e i turisti provenienti dai Paesi Bassi (-4.5 per cento).
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