IMMAGINE 1 - COPERTINA(di Jessica Sabatelli) Una nuova ed incredibile scoperta ha entusiasmato astrofisici e appassionati dello spazio: è stata scoperta la galassia più antica e lontana dell’Universo.

Questo ritrovamento è frutto di una ricerca effettuata da un gruppo di studiosi del California Institute of Technology, e pubblicata sull’Astrophysical Journal Letters.

IMMAGINE 2Oggetto dello studio è stata un’analisi dettagliata dei file registrati dai telescopi spaziali Hubble e Spitzer, che hanno dato come risultato la scoperta della galassia più lontana mai avvistata: EGS8p7.

Il gruppo di scienziati, dopo l’identificazione, ha poi avviato uno studio approfondito su questo misterioso sistema stellare, attraverso un’analisi spettrografica al Keck Observatory (uno degli osservatori più avanzati della terra, nelle Isole Hawaii).

Ciò che è stato scoperto, è che la galassia ha un’età stimata di 13.2 miliardi di anni, ciò significa che è talmente antica da essere nata solo 600 anni dopo la “grande esplosione”, il Big Bang.

Anche se la parola “solo” può sembrare inopportuna da identificare con un numero così grande, applicata all’Universo è davvero una frazione infinitesimale, basti pensare che:

1.      Per centinaia di migliaia di anni dopo il Big Bang, il cosmo era solo un ammasso di gas informe; solo, circa, 380,000 anni dopo protoni ed elettroni hanno dato il via alla formazione di processi che hanno permesso alla luce di viaggiare in tutto l’Universo.

2.      Le prime stelle e, di conseguenza, le prime galassie, sono nate quando il cosmo era vecchio solo 500 anni!

IMMAGINE 3Ammassi stellari così primitivi, sono distinguibili in base ai raggi ultravioletti che emettono: sono come una “firma luminosa” che li distinguono da tutti gli altri, nota come linea Lyman-alpha. Ma sembra che, EGS8p7, sia stranamente troppo luminosa e che le sue stelle siano troppo calde per una galassia così vecchia; questo non esclude assolutamente l’anzianità del sistema, ma semplicemente lo fa essere oggetto di particolari processi chimici che ancora possiamo solo ipotizzare.

Gli scienziati stanno ancora studiando questa galassia approfonditamente per facilitare la scoperta di altri sistemi antichi come il suo, se non di più.

Questo ritrovamento è, perciò, decisamente unico nel suo genere e sicuramente utile per lo studio del Big Bang e delle galassie primitive. Gli scienziati sperano che queste informazioni, un giorno, possano dirci “cosa” ci fosse prima della formazione dell’Universo e cosa abbia provocato quella “grande esplosione”, che lo ha creato.

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