Quando metti Frank Darabont alla regia (Le Ali della Libertà – The Mist) e nel cast vanti attori del calibro di Tom Hanks (Cast Away – Il Codice Da Vinci), di David Morse (Contact – The Hurt Locker) e di Michael Clarke Duncan (Il Re Scorpione – The Island) hai tutti gli ingredienti necessari per realizzare un capolavoro. Se poi la storia si ispira a un’opera firmata nientemeno che dal grande maestro Stephen King (L’Ombra dello Scorpione – It), allora il successo è assicurato. Nasce da queste premesse quel capolavoro del 1999 che è Il Miglio Verde.
Tutto ha inizio quando Paul Edgecombe, ospite in una casa di riposo per anziani, inizia improvvisamente a piangere durante la visione di un vecchio film, quel Cappello a Cilindro che ha come attori Fred Astaire e Ginger Rogers. Allontanatosi dalla sala in compagnia di una cara amica, inizia a raccontare la storia che gli ha provocato quella forte emozione. Nel 1935 l’uomo era una guardia carceraria presso il braccio della morte della prigione di Cold Mountain. In quello stesso anno John Coffey, un omone di colore tanto grosso quanto docile, veniva condannato a morte per l’omicidio di due bambine piccole. Ma l’accusato non è veramente il colpevole di quel delitto: uniche sue colpe sono la volontà di aiutare tutti e un’intelligenza poco sviluppata. D’altro canto ha dalla sua un potere incredibile, una dote che sembra essergli stata donata da Dio stesso ma che per il gigante sembra assumere un valore di maledizione: la capacità di curare i malanni fisici della gente liberandoli da qualunque male li affligga.
Il Miglio Verde è un film di grande sensibilità e delicatezza, dotato di una empatia rara da trovare, che merita di essere visto e rivisto periodicamente. In ogni scena trapela umanità e fallibilità: da una parte il protagonista che cerca di tenere quieti gli animi dei diversi ospiti di quelle celle, dall’altra criminali colpevoli di azioni violente che tentano di redimersi o di trovare un briciolo di felicità anche solo nelle piccolezze della vita, come nell’amicizia nata con un coraggioso topolino. Non tutti però sono buoni e non tutti i cattivi sono dietro le sbarre, come dimostra Percy, guardia che ha un animo così oscuro quanto è malvisto dai suoi stessi colleghi.
Il Miglio Verde è una pellicola impegnativa, ricca di superbe interpretazioni in scene che diventano memorabili, così come di fantastici dialoghi che colpiscono lo spettatore e danno vita a citazioni ben note (“Lui le ha uccise con il loro amore”). E’ potente il messaggio che distingue l’opera di Darabont. E per un film così importante era necessaria un’edizione altrettanto leggendaria. Per questo motivo la Warner Bros ha proposto sul mercato italiano uno steelbook che contiene un disco in versione 4K e uno in versione blu-ray contenenti tracce audio in Dolby Digital 5.1 per la lingua italiana, per quella francese, per quella spagnola e per quella tedesca, nonché una traccia audio Dolby Atmos-TrueHD per l’inglese. Ma il punto di forza sono i contenuti speciali che arricchiscono l’opera con il commento del regista, con le scene inedite, con il documentario sul making of e con le prove di trucco, con provini e tutti quegli approfondimenti che rendono questa edizione qualcosa di imperdibile per un vero cinefilo.
Titolo: Il miglio verde
Distributore: Warner Bros
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