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Cosa hanno in comune Giancarlo Giannini e Sharon Stone? Apparentemente molto distanti tra loro ma entrambi hanno ricevuto il premio “Stella della Mole” alla quarantaduesima edizione del Torino Film Festival lo scorso weekend.

Per l’occasione all’interno del festival sono state organizzate delle proiezioni speciali di due film storici: “Pronti a morire” (The quick and the dead, 1995 – regia di Sam Raimi) per Sharon Stone mentre per Giancarlo Gianni “Pasqualino Settebellezze” (1975 – regia di Lina Wetrmuller).

Le proiezioni sono state introdotte dai due attori ed artisti che moderati da Giulio Base si sono raccontati attraverso aneddoti ed esperienze di vita, raccontando il loro rapporto con il cinema, i loro esordi e le loro speranze per il futuro; entrambi con il loro stile personalissimo.

Tra i due ha fatto da “apripista” il Giannini nazionale con “Pasqualino Settebellezze” che oltre a raccontare la genesi del film che parte da un racconto di vita vissuta, quindi un personaggio reale, ma poi per avere maggior grip sul grande schermo qualche elemento è stato romanzato a dovere; Giannini ha raccontato qualche divertente aneddoto ricordando anche altre figure dello spettacolo come per l’appunto Lina Wertmuller che è stata la regista del film ed Enzo Jannacci che ha firmato le musiche della pellicola; infatti il film si apre con la sua intramontabile “Quelli che …” però in una versione speciale.

Nonostante gli anni “Pasqualino Settebellezze” riesce ancora ad aver molto da dire, e si dimostra come un efficiente film che racconta la seconda guerra mondiale e cosa dovevano sopportare le persone che si trovavano all’interno di un campo di concentramento, tra lo sporco, il sangue e la disperazione; Pasqualino ha voglia di vivere ma questa viene messa a dura prova più e più volte; e vengono alla mente inevitabilmente diversi interrogativi come quello sul valore della vita e della dignità di una persona.

Parlando di dignità e di valori vi traghetto all’altra pellicola ovvero “Pronti a morire” dove Sharon Stone oltre che essere protagonista era anche produttrice e in questo caso è stata fondamentale per la carriera di uno che oggi è un regista affermato, ovvero Sam Raimi.

“Pronti a morire” è un western di alto livello dove abbiamo un cast di tutto rispetto, oltre a Sharon Stone troviamo all’interno della pellicola nel ruolo di villain principale Gene Hackman, Russel Crowe e un giovanissimo Leonardo Di Caprio.

La storia è lineare ma riesce ad essere intrigante allo stesso tempo, racconta di una pistolera di nome Ellen (Sharon Stone) la cui vita è stata sconvolta da John Herod (Gene Hackman)un pistolero che oltre ad essere crudele e spietato organizza spesso un torneo per decretare chi sia il pistolero più veloce dello stato, ovviamente lui è sempre stato il vincitore. Ellen cerca vendetta verso Herod e si iscrive al torneo insieme ad altri.

Un montaggio dinamico, una buona dose d’azione e una colonna sonora con echi Morriconiani (realizzata da Alan Silvestri) riesce a crearne un film carico di azione dove il ritmo è costante e non vi sono tempi morti fin dalla prima inquadratura.

Ed è interessante ri-vedere o scoprire questi film sul grande schermo, film che oggi riescono ad essere ancora attuali e ad avere qualcosa da dire non solo a chi ha già avuto modo di vederli all’epoca ma anche alle generazioni attuali.

Messua Mazzetto

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