Il passato ritorna. Sempre. Talvolta lo fa per colpire forte e fare male. Tanto male. Talvolta torna a farsi sentire per sorprendere e per spiazzare e, anche volendo, diventa impossibile sfuggirgli.

Quando era ancora una bambina, Anna viene salvata da Moody che la porta via dalla sua terra natia, il Vietnam. Con il passare degli anni i due si confermano come una delle più letali coppie di sicari al mondo, al punto da avere sempre ottimi clienti disposti a pagare grosse fortune per usufruire dei loro servizi. Ma l’etica non è una sconosciuta, dopotutto i protagonisti vanno resi simpatici allo spettatore, e per questo si dedicano soprattutto a uccidere persone colpevoli di efferati delitti, come nel caso del macellaio di Bucarest.

La loro vita viene stravolta quando Moody comincia a investigare su una figura del suo passato: all’improvviso un sicario si presenta a casa sua con l’intento di ucciderlo. E’ l’inizio di una serie di vendette che si susseguono divenendo trama portante della sceneggiatura. Ma la vendetta è un sentimento che si autoalimenta, lasciando ogni volta un senso di astio nelle persone che rimangono coinvolte e che a loro volta sentiranno la necessità di trovare un modo per sfogare quel sentimento che li divora da dentro.

Alla regia di The Protégé troviamo Martin Campbell (Fuga da Absolom / La Maschera di Zorro / GoldenEye / Fuori Controllo) mentre il cast si compone di nomi del calibro di Maggie Q (la saga di Divergent / Die Hard – Vivere o Morire / Mission: Impossible III / Priest), di Samuel L. Jackson (Pulp Fiction / Die Hard – Duri a Morire / Sfera / Regole d’Onore), di Michael Keaton (Night Shift – Turno di Notte / Batman / Jack Frost / RoboCop) e di Robert Patrick (Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio / Panama Papers / Gangster Squad / Di Nuovo in Gioco).

La pellicola ha ottime potenzialità ma queste non vengono sempre sfruttate del tutto. Se l’interpretazione del trio di protagonisti è davvero eccezionale, se l’azione e le scene di combattimento vengono gestite con effetti speciali di qualità e con coreografie acrobatiche degne di nota, la trama patisce, stentando a decollare realmente e lasciando quel senso di vorrei ma non posso che rende il film godibile ma non gli permette di risaltare in maniera spiccata.

Maggie Q si cala perfettamente nei panni di una donna sensuale e letale, di una femme fatale che instaura con il suo avversario una continua lotta che si compone di combattimenti ma anche di grande tensione sessuale. Un personaggio che sembra essere nato apposta per lei. Samuel L. Jackson non è certamente da meno, tanto che con il suo personaggio sembra divertirsi, dargli spessore ma anche giocarci. Keaton dà grande prova delle sue doti di attore anche se il suo ruolo sembra essere studiato per una figura diversa.

Titolo: The protégé

Distributore: Blue Swan

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