Il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo (foto) è rimasto ferito stamattina alla testa nel corso di tafferugli scoppiati tra operai e polizia in occasione della manifestazione per lo sciopero Ast. Il sindaco è stato trasportato all’ospedale, ma le sue condizioni sono buone. Gli operai sono entrati in stazione ed hanno occupato i binari, liberati pochi minuti fa.
Lo stesso di Girolamo ha definito “incomprensibile la violenza della polizia”. Poche parole dette nel corso dell’occupazione dei binari della stazione e poco prima di essere medicato. Secondo l’assessore allo Sviluppo economico, Sandro Piermatti, che era vicino al sindaco al momento dei tafferugli, ” i lavoratori erano a mani alzate ma è partito l’ordine di manganellare, senza ragioni evidenti”. “Una cosa del genere non è mai successa – continua -, decine di volte la stazione è stata occupata pacificamente e poi lasciata libera”. Si dice indignato anche il senatore del Pd Gianluca Rossi, anche lui presente stamani, che annuncia che chiederà conto di quanto successo al Governo.
“Ho appreso in questo momento dall’assessore Vincenzo Riommi quanto accaduto a Terni nel corso della manifestazione dei lavoratori delle Acciaierie che in modo pacifico, come è sempre avvenuto negli ultimi 30 anni in questa città e in tutta l’Umbria, stavano manifestando a difesa del futuro delle acciaierie e del proprio posto di lavoro”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per la quale “appare gravissima l’azione messa in atto dalle forze di polizia che anziché farsi interpreti e comprendere il legittimo diritto a manifestare hanno reagito in maniera violenta, ferendo addirittura lo stesso sindaco della città di Terni Leopoldo di Girolamo cui va in questo momento tutta la mia affettuosa solidarietà, così come agli altri cittadini coinvolti”.
“Come Presidente della Regione – prosegue Marini – chiederò formalmente al Ministro degli Interni, Angelino Alfano, di approfondire quanto avvenuto facendosi egli sì interprete della difficile situazione economica e sociale che vive il paese e anche la nostra regione. I lavoratori e le famiglie giustamente preoccupati del futuro delle proprie aziende e del proprio posto di lavoro non possono essere assolutamente trattati come un problema di ordine pubblico”.
Per la presidente Marini “il Governo deve affrontare questi temi sul piano del dialogo e del confronto di fronte a questa grave emergenza economica e sociale. Voglio ricordare che le istituzioni territoriali umbre, Regione, Provincia, Comuni da sempre, con senso di responsabilità, hanno svolto una funzione propositiva di dialogo e di comprensione dei fenomeni sociali con una gestione che non ha mai prodotto in questa terra tensioni tali da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine”.
“Sorprende pertanto – prosegue la presidente – che lo schieramento del reparto mobile della Polizia di Stato di fronte alla stazione di Terni anziché essere un contributo all’ordinato svolgimento della manifestazione dei lavoratori è divenuto elemento di tensione, determinando tafferugli che hanno portato al ferimento dello stesso sindaco della città”.
“Ribadisco con forza – aggiunge Marini – tutto il mio disappunto e nelle prossime ore assumerò un’iniziativa formale su quanto accaduto a Terni anche al fine di evitare che le prossime settimane – nelle quali ci troveremo ad affrontare nel merito la vicenda del passaggio proprietario dell’AST di Terni – si possa rischiare di aumentare la tensione sociale che sarebbe in contrasto con la storia decennale della nostra terra dove il diritto a manifestare – conclude la presidente – è sempre avvenuto nel rispetto delle regole e dell’ordine pubblico”.
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