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suggestiva-immagine-del-teatro-greco-di-taormina-durante-una-manifestazione(di Giuseppe La Rosa) Non si placano le polemiche per la stagione operistica del Teatro di Taormina.  L’ultima vicenda vede protagonisti ancora la fondazione Fem e il Coro Lirico Siciliano. Poco prima della rappresentazione della Madama Butterfly, che avuto luogo sabato 9 luglio, gli spettatori erano pronti ad assistere allo spettacolo, senza sapere però cose stesse avvenendo nel retroscena.

Presso la biglietteria del Palazzo dei Congressi l’Ufficiale Giudiziario ha sequestrato l’intero incasso dell’opera, ottenuto dalla vendita dei biglietti per circa  31mila euro. Al termine della rappresentazione il funzionario, insieme alle forze dell’ordine, è poi intervenuto dietro le quinte ponendo sotto sequestro   addirittura  scene, costumi, arredi e attrezzi dell’opera.

Tutto ciò è avvenuto a causa dei  crediti pregressi vantati  dai membri del Coro Lirico Siciliano, rispetto  alla Fondazione Fem. La vicenda è stata oggetto di un esposto da parte del Coro Lirico Siciliano,  che ha comportato il sequestro per le mancate spettanze.

bozzetto

Ma ad essere chiamati in causa non sono soltanto i membri del Coro Lirico Siciliano,  anche molti altri gli artisti lamentano mancati pagamenti, compresi solisti di fama internazionale, costumisti e ballerini. Anche la ditta catanese di autobus, Pf tour, vanterebbe crediti  per circa 15mila euro con tanto di fatture. Insomma man  mano che passano le ore sembra che emergano svariati debiti a nome della Fondazione Fem.

Il Presidente della Fondazione, Luciano Cupellini, ha respinto ogni accusa e ha  specificato di non aver ricevuto nessuna comunicazione  relativa al sequestro. Cupellini ha poi  dichiarato: “esprimiamo dubbi sulla legittimità del sequestro e di come sia stato eseguito, riservandoci ogni azione a tutela della nostra Fondazione.”

A difesa della Fondazione è intervenuto anche il regista  Enrico Castiglione che ha risposto alle accuse: “quattro idioti, mediocri organizzatori, mediocri coristi e mediocri musicisti che hanno tentato di far passare come un insuccesso l’ennesima opera da me messa in scena al Teatro Antico di Taormina”. Per quanto riguarda i soldi dovuti ai creditori  ha poi  dichiarato: “non sono a conoscenza dei particolari di questo sequestro, anche perché all’interno della Fondazione Fem in questi anni non ho mai ricoperto alcuna carica”.

Il Presidente del Coro Lirico Siciliano, Alberto Maria Antonio Munafò, ha replicato al regista: “Il sig. Castiglione pur dichiarandosi, incredibilmente, del tutto estraneo alla gestione FEM, ne è in realtà socio fondatore insieme alla sorella Laura”. Il Presidente Munafò, ha poi risposto alle accuse in una lettera che pubblichiamo integralmente: “Leggo, letteralmente sconvolto e anche in parte divertito le incredibili dichiarazioni rese dal sig. Enrico Castiglione che, ancora una volta, si è reso responsabile di un comunicato stampa con espressioni inaccettabili, lesive della onorabilità mia, della Associazione che rappresento e degli artisti che egli stesso per anni ha decantato, magnificato, e della cui professionalità si è “servito”, nel senso più stretto, pregnante e basso del termine, per anni. In primis, ricordo a Castiglione che lui, come direttore artistico, ha scelto e scritturato per ben 5 anni, dal 2011 al 2015 il Coro Lirico Siciliano, magnificandone le gesta in ogni comunicato stampa e assistendo a un tripudio di applausi, proprio indirizzati al coro. Ricordo al sig. Castiglione che il Coro Lirico Siciliano è stato definito dalla stampa locale, nazionale e internazionale come uno dei migliori cori d’opera e sinfonici d’Italia in reali recensioni svolte sulle più prestigiose riviste d’opera del mondo e sui maggiori quotidiani, in testa Il Corriere della Sera, la rivista L’Opera e il TG UNO di RAIUNO. Diverso il caso del Castiglione che, spesso, viene magnificato quasi esclusivamente nei comunicati stampa da lui stesso o da chi per lui diffusi”.

Il regista, Enrico Castiglione è anche finito nel mirino di un esposto del Movimento 5 stelle, presentato a marzo a ben cinque Procure, con l’obiettivo di far chiarezza  sui finanziamenti erogati dalla Regione Sicilia alla Fondazione Fem. I deputati del 5 stelle hanno presentato anche una mozione, in cui si ricorda che Enrico Castiglione è cugino di secondo grado del sottosegretario del Nuovo centrodestra, Giuseppe Castiglione.

Alberto Munafò ha poi dichiarato: “Ritengo che sia vergognoso che la Regione Sicilia e il ministero diano il patrocinio a una simile organizzazione che lavora a Taormina da dieci anni e che non salda spettanze ad artisti e maestranze. È assurdo che la politica faccia finta che questa cosa non esista, mentre noi da un anno viviamo tra il canto e gli avvocati”. Ha concluso il portavoce del Coro Lirico Siciliano.

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