orlandoNonostante il TAR abbia negli scorsi giorni rafforzato con due sentenze l’istituto della mediazione civile, sancendone la piena legittimità costituzionale, rimane da risolvere il nodo del DM 180/2010, di cui lo stesso TAR con sentenza del 23 gennaio scorso ha abrogato alcuni articoli perchè, a parere dei giudici, in contraddizione con il dettato legislativo del D.lgs 28/2010 che regola la procedura di mediazione.

Il TAR Lazio aveva infatti disposto l’annullamento degli artt.16, commi 2 e 9, e 4, comma 3, lett. b), del decreto n. 180 del 18 ottobre 2010 e s.m.i., adottato dal Ministro della giustizia di concerto con il Ministro dello sviluppo economico. Gli articoli riguardano le spese di avvio del procedimento di mediazione (da armonizzare con il dettato legislativo che parla di primo incontro gratuito in caso di esito negativo), le modalità di pagamento delle indennità di mediazione e la formazione degli avvocati che vogliano anche svolgere la professione di mediatori.

L’abrograzione dei suddetti articoli ha aperto una discussione in seno agli operatori del mondo della mediazione (mediatori e organismi) i quali si sentono ormai stanchi di lavorare con continui cambiamenti e incertezze che dall’oggi al domani rischiano di provocare seri danni all’attività lavorativa.

Il Ministero, da indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, ha ascoltato e letto le preoccupazioni del settore mediazione e sta valutando il da farsi per sanare la parte abrograta del DM 180/2010.

Il primo passo opportuno da compiere sembrerebbe quello giuridico. Pare infatti che il Ministero sia intenzionato a proporre ricorso al Consiglio di Stato per la parte abrogata dalla sentenza del TAR.

In attesa delle decisioni del Ministero della Giustizia, numerosi mediatori e organismi, riuniti in un comitato spontaneo, hanno inviato in questi giorni lettere propositive al ministero e indetto una manifestazione in via Arenula il 21 febbraio prossimo finalizzata a sensibilizzare il Ministro sulle rilevanti criticità che affliggono il settore della Mediazione civile e commerciale, già abbondantemente penalizzata.

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