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Grande debutto della Regione Puglia a SMART City Exhibition, manifestazione organizzata da Forum PA e Bologna Fiere, in programma nel capoluogo emiliano da oggi al 31 ottobre 2012. La Regione Puglia vi partecipa con un proprio spazio istituzionale, nel quale è presente anche la società regionale in house InnovaPuglia spa. Rappresentata dalla vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, La Regione Puglia ha preso parte anche al convegno inaugurale.

“Come dice Italo Calvino: Di una città non godi le 7 o le 77 meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda” – ha affermato la Vicepresidente all’inizio del suo intervento.

“La verità è che le città del Sud non danno ancora tutte le risposte che i cittadini si attendono e capita frequentemente di fare il confronto con i maggiori servizi resi altrove provando un senso di frustrazione. Troppo poche le smart cities italiane, ancora di meno quelle del sud, allora ci vuole un supplemento di coraggio e di azione, ci vuole una vera e propria strategia di intervento massiccio per superare questo gap e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per questo abbiamo voluto lavorare su Smart Puglia”. Come è avvenuto per Smau Milano anche a Bologna, la Puglia era l’unica rappresentante del Sud Italia e ancora una volta ha fornito l’immagine di un Sud diverso, dinamico e innovatore. Grande successo e interesse ha suscitato “Smart Puglia”, nuovo marchio e allo stesso tempo la nuova linea nelle politiche regionali, che proprio a Bologna ha fatto il suo debutto in chiave nazionale. “La Smart Specialization Strategy, la strategia delle specializzazione intelligente, che nella nostra regione chiamiamo “Smart Puglia” – ha spiegato la vicepresidente durante il suo intervento – non è un programma, intendendo per tale un insieme di bandi, ma una rete articolata di iniziative che mirano a rendere più forti e più sistemici i rapporti tra tutti gli attori del sistema regionale dell’innovazione”.

“Per tali – ha puntualizzato – intendiamo le imprese, i centri di ricerca, le amministrazioni, le banche e il mondo della finanza, i talenti, i ricercatori e in generale il capitale umano. Questa rete articolata di iniziative punta anche a connettere le specializzazioni che il sistema regionale dell’innovazione è in grado di esprimere con reti nazionali, europee ed internazionali”. “Smart Puglia è politica intelligente proprio perché cerca di capire le potenzialità e crea e rafforza le relazioni”.

“Questa strategia però non può rimanere all’interno delle Pubbliche Amministrazioni ma deve incontrare il consenso: dei cittadini che sono i protagonisti dei servizi e delle pubbliche attività e devono esigere di avere un trattamento diverso; delle imprese che possono offrire quei servizi e devono esprimere il diritto di produrre e chiedere eccellenze e innovazioni; delle amministrazioni che devono cooperare e coordinarsi tra di loro per non scaricare sui cittadini la complessità facendola diventare complicazione”.

“Non so – ha concluso la vicepresidente – se riusciremo non solo a superare il gap che oggi ci divide dalle realtà del mondo dove i servizi al cittadino sono il vero obiettivo e la normalità dell’azione amministrativa, ma sono sicura che ci stiamo mettendo tutto l’impegno e che se i pugliesi s’impegneranno, potremo raggiungere risultati anche superiori rispetto alle aspettative, come è successo per la partecipazione ai bandi regionali su ricerca ed innovazione”.

Alla strategia della Smart Specialization sarà dedicata la prossima programmazione del fondi strutturali (2014-2020). Ma la Puglia, come riconosciuto dalla stessa Commissione Europea arriva già preparata a questo appuntamento, per le politiche “smart” attuate fino ad oggi, politiche che hanno puntato su ricerca e innovazione, producendo risultati veramente rilevanti. Le domande di brevetto presentate presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi da settembre 2005 a settembre 2012 sono state 774, il 29,43% in più rispetto ai sette anni precedenti, ponendo la Puglia al primo posto tra le regioni del Mezzogiorno; i brevetti registrati invece presso l’European Patent Office sono aumentati del 55%. Una crescita assai significativa ha riguardato anche gli spin-off passati dai 7 del 2005 ai 79 del 2011. Così se nel 2005 la Puglia era l’ultima regione in Italia con l’1,6% di spin-off sul totale nazionale, oggi è la quinta con l’8%”.

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