(di Jessica Sabatelli) Recentemente è nato un nuovo progetto che vede medici e veterinari collaborare insieme. Un modo nuovo di sperimentare cure contro il cancro nel rispetto dei nostri amici a 4 zampe: l’oncologia comparativa.
L’osteosarcoma è un tumore delle ossa che colpisce soprattutto cani di grossa taglia, in particolare alani e levrieri. E’ la stessa malattia che negli esseri umani colpisce i più giovani e nello specifico, quelli che hanno una statura considerevole: nel periodo della crescita attacca femore e tibia, e la stessa cosa, purtroppo, accade anche ai nostri cani.
In natura esistono animali che sono immuni al cancro, anche tra i mammiferi (per es. gli elefanti), altri, invece, soffrono quasi delle stesse malattie dell’uomo e fra questi troviamo proprio i cani. I nostri fedeli compagni si ammalano soprattutto di osteosarcomi, melanomi e linfomi: solo negli States, 6 milioni sono le morti accertate per colpa del cancro.
Diversi cani affetti da tumore stanno partecipando ad un nuovo progetto, che effettuerà delle sperimentazioni cliniche con l’obiettivo di trovare efficaci farmaci anti-tumorali. Questa storica collaborazione tra medici e veterinari USA, darà il via a una ricerca di “oncologia comparativa”: uno studio comparato che vedrà esseri umani e cani come protagonisti.
La rivista scientifica Jama dà la notizia e aggiunge che il nuovo studio sarà supportato addirittura dal National CancerInstitute e da altre importantissime strutture per la ricerca.
Questo esperimento è stato definito di “real life”: un metodo che valuta l’effetto dei farmici nella vita quotidiana di cane e padrone, che sono esposti alle stesse condizioni ambientali.
Neanche la ricerca di “cavie” per l’esperimento è stata un problema: i padroni dei cani hanno accettato volentieri di poter dare una possibilità in più ai loro migliori amici malati;cure che normalmente avrebbero comportato spese esosissime per i costi veterinari, che purtroppo sono famosi per essere molto cari.
David Vail, Oncologo Veterinario dell’University of Wisconsin (USA), non ha potuto che confermare questa tutto questo: <<L’adesione è entusiastica>>.
Anche se molti studiosi hanno ancora dubbi in merito,recenti studi hanno confermato che la sperimentazione sui cani può effettivamente accelerare la ricerca di cure anti-cancro per gli esseri umani.
Purtroppo, però, le case farmaceutiche sono restie a finanziare ricerche sui cani, poiché temono la comparsa di possibili effetti collaterali sull’uomo. E il fatto che i cani si ammalino prevalentemente di tumori per lo più rari negli esseri umani (come sarcomi, osteosarcomi, tumori ai mastociti ecc..) non aiuta in questo, poiché le ricerche tendono a concentrarsi su malattie che affliggono un numero maggiore di persone.
Ma, nonostante le difficoltà, questo progetto è riuscito ad avere l’approvazione di tutte le maggiori istituzioni sanitarie e di ricerca d’America. Un grande passo verso nuovi metodi di sperimentazione nel rispetto degli animali, nella ricerca di una cura per le patologie che affliggono i nostri amici a 4 zampe e per quelle rare che colpiscono gli esseri umani.
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