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download(di Salvatore Cipriano) Il 4-3-3 con cui Mihajlovic presenta i suoi uomini è, in realtà, un 4-5-1, con Niang da un lato e Cerci dall’altro, più preoccupati a difendere che ad offendere.

Ma a fare la differenza più che i moduli sono gli errori. Cerci, nell’unica palla buona del primo tempo per il Milan, anziché colpire di testa verso la porta cerca una sponda per nessuno.

I centrocampisti rossoneri faticano a tenere la palla, il risultato è che non si crea una sola occasione pericolosa e si sbagliano un’infinità di passaggi.

L’unico a provarci è Bonaventura ma predica da solo nel deserto, dietro il Milan sembra reggere, ma è da un errore che nasce il goal che porterà alla vittoria la squadra bianconera, grazie ad un gran goal di Dybala e fa proseguire per il Milan la maledizione dello Juventus Stadium (5 gare e 5 sconfitte).

Se da questa serata doveva essere tagliata fuori una delle due squadre per la corsa al titolo, sicuramente è il Milan.

Si fa dura anche per il discorso qualificazione Champions, non tanto per il distacco, non ancora incolmabile a questo punto del campionato, ma quanto per la distanza tecnica che sembra mostrare questo Milan dalle squadre che stanno sopra di lui.

La Juventus, non sarà come gli altri anni la favorita per lo scudetto, ma con questa vittoria, per una notte, torna a soli sei punti dalla vetta.

Alla squadra di Allegri, pur continuando ad esprimere un gioco non troppo entusiasmante, basta un goal di Dybala per passare e lo fa senza particolari sofferenze.

Alla vigilia, della sfida in Champions, fondamentale, contro il Manchester City, Allegri trova la terza vittoria consecutiva in campionato e tre punti che lo lanciano verso Natale dando la giusta continuità a tutti i progetti del popolo bianconero.

Sicuramente ci sarà ancora da lavorare molto, perché la forma dei bianconeri non sembra ancora delle più entusiasmanti o adatta per grandi rimonte, ma contro questo piccolo Milan è bastato l’ingresso di un grande Alex Sandro e l’inserimento di Dybala tra i due difensori centrali, in occasione del goal e alla sesta gioia in campionato.

Da sottolineare che stasera, nello stesso ruolo, è andato in scena lo scontro tra due generazione a confronto, da un lato Gigi Buffon e dall’altro Donnarumma, un confronto dove di anni ne ballavano circa venti e che ha visto il giovane portiere rossonero non demeritare affatto, molto attento sui tiri da fuori e praticamente impotente sul goal di Dybala

Dall’altro lato, il portiere bianconero è stato praticamente inoperoso, fino al tiro di Cerci negli ultimi minuti del match, altro segnale molto indicativo di come si sia svolto il match di campionato di ieri sera.

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