Noi pirati di una stessa ciurma siamo come fratelli e sorelle guidati da un padre severo ma amorevole, capace di spronarci a migliorare costantemente superando i nostri limiti. Non crediate che siamo crudeli e spietati… siamo degli idealisti che inseguono un sogno e che lottano con tutte le proprie forze al fine di raggiungerlo, spremendo ogni goccia di energia dal corpo e dando sempre il massimo. Ci supportiamo l’un l’altro nelle difficoltà e condividiamo le gioie. La vita di mare è dura e noi siamo marinai solitari. Non è facile essere un pirata: da una parte devi guardarti dalla marina, sempre pronta a darci la caccia, dall’altra da altre ciurme di corsari pronti ad attaccar briga per dimostrare la propria supremazia. Ma la nostra vita è un’avventura che non cambierei con nient’altro al mondo. E sai perché sorrido? Perché il mio capitano, Cappello di Paglia, è capace di esaltare i sogni di tutti noi e di guidarci verso un futuro radioso. Ora devo andare: una grande battaglia ci aspetta. Sarà un’apoteosi ma… è una tappa essenziale visto che Rufy vuole diventare il Re dei Pirati!
One Piece è uno dei manga più apprezzati del momento: da oltre due decadi cavalca l’onda del successo con milioni e milioni di copie vendute ed edizioni sparse per tutto il mondo. Un successo che gli permette di godere di un negozio tutto suo in uno dei più importanti palazzi di uno dei quartieri più popolari di Tokyo. La serie animata che ne è nata è anche lei in corso di realizzazione con ormai quasi mille puntate e una fine che ancora non accenna ad avvicinarsi. E nonostante tutto la trama non perde colpi, lasciando sempre incantati lettori e spettatori coinvolti in un viaggio infinito.
Una saga con queste caratteristiche è piena di merchandising e tra questi non mancano i videogiochi, come il recente One Piece: Pirate Warriors 4, titolo con una struttura ludica molto amata in Giappone ma non ancora radicata in occidente in cui si utilizzano alcuni personaggi particolarmente forti che devono affrontare orde di centinaia di avversari ben più deboli e qualche boss a cui bisogna prestare qualche attenzione in più.
I diversi capitoli che è necessario superare durante l’avventura, suddivisi in diversi episodi, sono alcuni degli archi narrativi della storia originale. Una cernita che sembra essere stata fatta anche per offrire una variegata selezione di personaggi che diventano nel corso dell’avventura utilizzabili. La storia ricalca fedelmente il One Piece di Eiichiro Oda a eccezione dell’ultima parte: quest’ultima inizia proprio come nel fumetto ma, essendo ancora in corso di realizzazione, se ne distacca per cercare un finale proprio che riesce a essere godibile e rispettoso dei protagonisti dell’epopea.
I diversi personaggi hanno caratteristiche che li contraddistinguono singolarmente oltre ad essere suddivisi in alcune classi che risaltano un certo stile di combattimento: c’è chi ha un approccio più tecnico, chi veloce, chi potente e via dicendo. Le abilità e i colpi vengono via via sbloccati con l’avanzare dell’avventura attraverso un sistema di crescita dei personaggi che non si basa sui punti esperienza da spendere ma su denaro e particolari monete che possono essere spese in mappe di crescita. Tutti i personaggi ne hanno tre: una comune per la ciurma e due dedicate. Inoltre per sviluppare la crescita di ogni membro della ciurma non è obbligatorio utilizzare quel determinato personaggio essendoci di fatto una maturazione parallela tra coloro che prendono parte all’azione.
Il level design si fa apprezzare offrendo una variegata tipologia di mappe sia per dimensioni che per cura grafica. I punti di controllo a loro volta interessano in certi casi ampie aree di gioco, in altri luoghi molto ristretti. Le scenografie poi variano a seconda dell’ambientazione donando quel senso di surreale che caratterizza molto spesso il One Piece manga e il One Piece anime. A tutto questo si unisce una forte interazione con l’ambiente circostante che permette di distruggere oggetti ed edifici aumentando di fatto anche il danno che gli avversari subiscono. Il gameplay è semplice e immediato, permettendo di prendere da subito dimestichezza coi comandi. Anche le impostazioni sono abbastanza intuitive: da una parte è possibile inserire le quattro mosse speciali da abbinare ai quattro tasti, dall’altra delle abilità passive quando sbloccate.
Per superare il capitolo è necessario perseguire l’obiettivo indicato, che molto spesso andrà a cambiare durante la sessione di gioco. Allo stesso tempo è importante fare in modo che non si verifichino le condizioni della sconfitta. Alcune missioni secondarie permettono di ottenere valutazioni più alte e maggiori ricompense. Una nota a parte merita il doppiaggio, disponibile in lingua giapponese, che utilizza le stesse voci originali dell’anime.
In tutto questo c’è però anche una nota non positiva: la telecamera, che può essere libera o fissa sull’avversario, in alcuni momenti fa perdere la visuale, specie quando si è prossimi a una parete verticale. Una piccola pecca su cui bisognerà lavorare per i capitoli futuri.
Gianfranco Broun
Titolo: One Piece – Pirate Warriors 4
Publisher: Bandai Namco
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