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nuovo-pianeta-simile-alla-terrafonte-mondotechblog.com_(di Jessica Sabatelli)  Un gruppo di scienziati, “cacciatori” di nuovi corpi celesti che possano ospitare la vita al di fuori del nostro sistema solare, hanno trovato il pianeta più simile alla Terra mai scoperto: Kepler 452b, ilGemello del nostro amato globo.

Gli studiosi della NASA e del SETI hanno lavorato per 4 anni a questo progetto di ricerca attraverso il telescopio spaziale Kepler, concludendo il tutto con la scoperta di 12 pianeti “probabilmente” abitabili. Il candidato numero uno, Kepler 452b, è stato ribattezzato Terra 2.0 poiché: <<Questo è il primo pianeta abitabile di roccia che appartiene ad un sistema solare con una stella come la nostra>>, afferma Jeff Coughlin, uno scienziato del SETI; sembrerebbe infatti che tutti i restanti 11 pianeti scoperti siano più piccoli della Terra e che ruotino attorno a stelle più fredde del nostro Sole.

 <<E’ l’unico luogo, oltre al nostro mondo, che possiamo considerare come casa>> ha detto John Jenkis, uno scienziato della NASA. Il pianeta è come <<Il cugino più grande della Terra>>, ha poi detto.

 Le ricerche sul corpo 452b, hanno dimostrato, in particolare, che:

 1.      Si trova a 1.400 anni luce da noi.

 2.      La sua massa è 5 volte più grande di quella terrestre;

 3.      Il pianeta è più vecchio della terra di 1.5 miliardi di anni;

4.      La sua gravità è di 2 volte più forte della nostra;

5.      La distanza dal suo sole è di 150 milioni di chilometri, uguale a quella della terra dalla nostra stella;

6.      Un anno su Kepler dura, sorprendentemente , 385 giorni;

7.      Anche l’alternanza fra giorno e notte è simile;

8.      E’ più caldo della Terra, ricevendo il 10% di energia in più dalla sua stella, ma la probabile presenza di acqua non costituisce un problema alla formazione della vita;

9.      L’Atmosfera è più densa e favorisce la formazione di nubi sul pianeta, molto di più che sul nostro.

Non è ancora accertato che il pianeta, rilevato grazie agli effetti gravitazionali e di variazione della luminosità della loro stella, sia effettivamente roccioso: sono stimate tuttavia le probabilità in poco più del 50%.

Nel 2017, però, la NASA sta pensando di mandare il successore di Kepler in missione, alla ricerca di altri sistemi solari simili al nostro e John Grunsfeld, uno dei responsabili dell’appena conclusa missione, ha affermato che sarebbe bello se un giorno l’umanità fosse in grado di creare una prima e primitiva mappa dei pianeti Gemelli della Terra.

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