Dopo gli scontri al termine della partita di calcio Cremona-Mantova dello scorso 18 gennaio che hanno causato il grave ferimento dell’attivista Emilio Visigalli, si registrano le reazioni di alcuni partiti dell’area della sinistra. Infatti, gli scontri di domenica non hanno visto la partecipazione di opposte tifoserie ma a scontrarsi sono stati gruppi legati al centro sociale Dordoni ed appartenenti a Casa Pound.
Per Giovanni Barbera del PRC romano, “l’aggressione… rappresenta l’ennesimo episodio di violenza che coinvolge tale organizzazione di estrema destra. Tutto ciò non è più intollerabile e ci chiediamo per quale motivo le autorità competenti non abbiamo ancora provveduto a sciogliere tale organizzazione, come è previsto in questi casi dalle normative vigenti”. Anche il PCL ha stigmatizzato l’aumento di aggressioni a sfondo politico ricordando “le decine di sedi della CGIL colpite a dicembre dalle azioni fasciste nel Nord Italia, le costanti aggressioni subite dai militanti di sinistra e i sempre più frequenti raduni fascisti negli ultimi mesi passati nel silenzio mediatico”. Il PCL ha inoltre confermato la propria adesione al corteo antifascista di sabato 24 gennaio che si terrà a Cremona.
Infine SEL, attraverso gli onorevoli Bordo e Farina oltre al coordinatore Fratoianni ha presentato un’interrogazione al Ministro degli Interni Alfano, affinché “verifichi i fatti… e siano individuati i responsabili dell’aggressione di stampo fascista a danno dei militanti del centro sociale Dordoni”.
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