Il grasso corporeo non è solo un problema di natura estetica. Soprattutto quando si parla di grasso viscerale, infatti, si ha a che fare con un fattore di rischio cardiovascolare.
Da non dimenticare è poi un altro aspetto, che la scienza ha confermato più volte negli ultimi anni: il tessuto adiposo è di tipo endocrino. Ciò vuol dire che è in grado di secernere ormoni e altre sostanze che influiscono sul resto del corpo. Tra queste troviamo la leptina, una proteina che influisce, per esempio, sull’efficienza del pancreas, riducendo la sintesi di insulina e aumentando il rischio di avere a che fare con il problema della resistenza insulinica.
Per fortuna, esistono degli espedienti che possono aiutare, con il tempo, a ridurre il grasso corporeo. Scopriamo quali sono nelle prossime righe di questo articolo!
Alimentazione
Il cambiamento dell’alimentazione è il primo approccio strategico da considerare quando ci si chiede come ridurre il grasso corporeo. Si deve procedere per step. Il primo prevede il fatto di ridurre fortemente l’apporto di zuccheri e grassi saturi, concentrandosi, invece, su alimenti di origine vegetale, carni bianche, uova, arachidi, semi oleosi, latticini a basso contenuto lipidico.
Con il tempo e tenendo sempre conto dell’unicità del proprio fabbisogno calorico, bisognerebbe fare in modo che, in occasione di ogni pasto, il 40% dei nutrienti arrivi dai carboidrati.
Per quanto riguarda le proteine, che andrebbero scelte alternando fonti di origine vegetale e alimenti di origine animale, l’ideale è mantenersi attorno ai 2,2 grammi per ogni kg di peso corporeo.
I cambiamenti nella composizione del piatto devono avvenire gradualmente, motivo per cui è opportuno farsi seguire da un professionista. Una variazione repentina, infatti, può portare a compromissioni della massa grassa.
Allenamento aerobico
L’allenamento aerobico è fondamentale per diminuire il tasso di grasso corporeo. Se possibile, è il caso di mantenersi entro i 40/50 minuti al giorno. Può capitare di non essere abituati ai workout di tipo aerobico, ma non è un problema.
In questi frangenti, la cosa migliore è andare per gradi. Si può, per esempio, optare per una camminata di una mezz’oretta su un terreno in salita. Di settimana in settimana, si aumenta la durata della sessione, fino ad arrivare ai riferimenti temporali sopra menzionati.
Allenamento con i pesi? Sì, ma attenzione ai carichi troppo pesanti!
Pure l’allenamento con i pesi rappresenta un punto di riferimento molto utile ai fini della riduzione del grasso corporeo. Se si decide di approcciarsi alla pesistica, è importante evitare alcuni errori.
Uno dei principali consiste nel fatto di partire con carichi troppo pesanti. Come mai? Il motivo è molto semplice. Si esaspera il corpo e diventa più difficile mantenere la costanza in un allenamento che, se ben fatto, può rivelarsi estremamente efficace.
Il bello di questa tipologia di workout è legato al fatto che i suoi effetti perdurano anche diverso tempo dopo la fine dell’attività fisica.
Capire da dove si parte
Alla base di qualsiasi percorso di riduzione del grasso corporeo, è opportuno che sia presente un focus chiaro sulla propria situazione. Come ricavare informazioni in merito? Innanzitutto attraverso la bilancia impedenziometrica. Di cosa si tratta? Di uno strumento che permette di misurare il grasso corporeo attraverso la conduzione di corrente nel fisico (la carica è ovviamente molto bassa).
La bilancia impedenziometrica permette di misurare anche la percentuale di acqua corporea e di muscolo. I risultati possono risultare falsati se si suda o se sono stati consumati specifici alimenti.
Un altro metodo utile è quello della misurazione delle pliche cutanee con il calibro.
In questo caso, i punti di misura sono l’addome per entrambi i sessi, il tricipite nella donna e il torace negli uomini.
Per sicurezza, è opportuno effettuare un paio di misurazioni per singolo punto.
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