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E’ un risultato soddisfacente, quello che ha interessato Jolly Racing Team nel fine settimana. La scuderia valdinievolina, rappresentata da Roberto Galluzzi, ha infatti archiviato il Rally Storico della Val d’Orcia – appuntamento inaugurale del Campionato Italiano Rally Terra Storico – con una sesta posizione assoluta ed una quarta piazza di IV Raggruppamento. Affiancato “alle note” da Andrea Montagnani, Roberto Galluzzi si è reso protagonista di una performance aggressiva fin dalla fase di avvio, con il primo giro di prove speciali che lo hanno subito proiettato in sesta posizione, al volante della Opel Corsa Gsi messa a disposizione dal team Clacson Motorsport. “Siamo partiti in modo deciso, consolidando la sesta piazza e mantenedola fino all’arrivo – il commento di Roberto Galluzzi – credo ci siano state tutte le condizioni per ritenersi soddisfatti del secondo utilizzo della vettura, la stessa che mi accompagnerà per tutto il campionato”. Terza posizione di classe R2C per Simone Brachi, copilota chiamato sul sedile destro della Peugeot 208 Rally 4 di Giovanni Baruffa. Una gara test, quella che ha reso protagonista il codriver di Jolly Racing Team, chiamato alla partecipazione al FIA European Rally Championship 2021. Primato nella classe N3 per Chiara Lombardi, copilota chiamata alla prima collaborazione con Davide Bartolini, sul sedile della Renault Clio RS.

Purtroppo, invece, anche al Rally della Val d’Orcia, è proseguito il momento sfortunato di Francesco Fanari, gara che il pilota umbro ha disputato nel fine settimana appena trascorso al volante della VolksWagen Polo GTi R5 (seconda esperienza per lui con la “tedesca”), della squadra romana Step-Five Motorsport, ed affiancato da David Castiglioni. L’esperienza è terminata, in 17^ posizione assoluta, un numero anche beffardo che sta a confermare la giornata non facile. Dopo la disavventura patita a fine febbraio al “Valle del Tevere”,  l’appuntamento in terra di Siena era da leggere con due motivazioni, per Fanari e Castiglioni: quella di cercare di mantenere secondo posto in classifica nel Campionato Raceday e magari di tentare l’attacco al vertice, vista la classifica corta, due “missioni” difficili ma non impossibili. La voglia di riscatto per Fanari e Castiglioni si è spenta praticamente in avvio di gara, a Radicofani, con l’handicap di circa 20” persi durante la prima prova speciale causa l’aver trovato la polvere di un concorrente che partiva davanti, incappato in un testacoda, impossibile correre in sicurezza. Poi, nella successiva prova, sono sorte altre problematiche di natura tecnica, legate a problemi di assetto che non hanno permesso di poter tentare la risalita in un contesto peraltro estremamente competitivo. La fase centrale della gara non è stato poi possibile sfruttarla per provare la reazione, la scalata in classifica, dovendo ancora lavorare sul set-up della vettura, con il feeling alla guida della Polo che non è mai stato adeguato alla strada, e seppur migliorato non ha permesso di esprimersi al meglio del potenziale, come visto in terra aretina il mese passato. La gara “storta” ha poi proseguito il suo corso nella penultima prova quando Fanari e Castiglioni hanno dovuto fermarsi causa dell’incidente di un concorrente che partiva davanti e che ostruiva la strada, dovendo prendere giocoforza un “tempo imposto”, non avendo completato l’impegno.

“A memoria, una delle gare peggiori che ho corso in carriera, decisamente da dimenticare – commenta Francesco Fanarinon ne è andata bene una. Abbiamo iniziato in salita, con la polvere presa da un avversario che era andato in testacoda, quindi ci siamo trovati subito a rincorrere, contro avversari che hanno un ritmo decisamente alto poi il set-up mai trovato, siamo andati subito nella direzione sbagliata a sistemare la vettura e dire che allo shakedown tutto pareva a posto.  Ed alla fine anche il vedersi bloccati in prova da un incidente. No, evidentemente proprio non era la giornata adatta “

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