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Uno dei dolori sicuramente più insopportabili, per tantissime persone, è quello ai denti: trattasi di un sintomo che può essere causato da una serie di motivazioni e che si manifesta in maniera differente, che si tratti di un semplice fastidio più lieve o di un dolore maggiormente acuto che non permette neanche di masticare correttamente. Alla lunga, il dolore ai denti può diventare molto debilitante e, per tantissime persone, insopportabile: prima di agire con un trattamento qualsiasi, però, è fondamentale comprendere quali siano le cause di un dolore ai denti. Di seguito, si tenta di comprenderlo nel dettaglio.

Carie

La causa che probabilmente determina maggiormente il dolore ai denti è quella delle carie: trattasi di una condizione che può essere determinata da scarsa igiene, eccesso di zuccheri che provocano il proliferare di batteri all’interno della propria bocca o, in alternativa, una grande abbondanza di componenti acide che derivano anch’esse da un’alimentazione tutt’altro che sana. La carie può progredire fino a interessare la polpa del dente: in questo caso, causa un’infiammazione chiamata pulpite, la quale è spesso associata a dolori lancinanti. Il trattamento di una carie può essere vario: si passa dall’otturazione alla terapia canalare, fino all’estrazione del dente in casi gravi.

Ascesso dentale

Anche l’ascesso dentale è alla base di numerosi dolori ai denti che possono essere provati nella quotidianità: questo è determinato da un’infezione batterica, la quale forma una sacca di pus nel dente e nelle gengive, che spesso determina non soltanto il caratteristico dolore dei denti piuttosto persistente e duraturo, ma anche gonfiore e febbre. Ci si può rendere conto dell’ascesso dentale, infatti, sia dal particolare gonfiore della gengiva, sia da una risposta immunitaria del proprio organismo, con linfonodi più ingrossati nel collo: intervenire è fondamentale nell’immediato, con il drenaggio del pus o con l’estrazione del dente; naturalmente, nel mentre bisognerà servirsi di antibiotici per il dolore e per combattere l’infezione.

Bruxismo

Condizione sicuramente molto fastidiosa, poiché involontaria, il bruxismo è quel movimento che porta a digrignare e stringere i denti durante il sonno: a lungo andare, questo processo provoca dei problemi all’articolazione temporo-mandibolare, con il risultato di un mal di denti che viene associato anche a cefalee e continui dolori alla mascella. Per contrastare il bruxismo, si consiglia di utilizzare un bite notturno o di adottare delle terapie correttive.

Infiammazione del nervo trigemino

Molto spesso, si tende a confondere il dolore di denti con un’altra condizione che può essere legata al fastidio che si prova: questo è sicuramente il caso dell’infiammazione del nervo trigemino, il quinto nervo cranico che è responsabile della sensibilità del volto e dei denti. Nel caso di infiammazione (nevralgia), ci si ritrova di fronte a dolori che sono molto acuti e improvvisi, che possono durare pochi secondi così come diversi minuti, invalidando la propria quotidianità in tutto e per tutto e non rendendo possibile neanche le azioni più semplici da realizzare nella quotidianità; studiare le cause della nevralgia è molto importante poiché permette di comprendere anche se, alla base, ci sono infezioni gravi, patologie come la SLA o una condotta genetica particolare. Il trattamento, per questo motivo, è molto complesso e richiede l’utilizzo di farmaci antiepilettici o la realizzazione di trattamenti chirurgici più o meno invasivi.

Denti sensibili

In ultima analisi, senza necessariamente pensare in ogni caso a delle problematiche più pericolose e particolari, il dolore ai denti può essere causato anche da una sensibilità maggiore dei propri denti, che si avverte con dolore provato nel caso di assunzione di cibi troppo caldi o troppo freddi. La sensibilità in questione si osserva nel caso di esposizione della dentina, uno strato più interno al dente che in genere viene protetta dallo smalto: ci si può rendere conto di questo problema nel caso in cui si provi dolore dopo aver bevuto dell’acqua o dopo aver mangiato un cibo troppo caldo. In questi casi, basterà semplicemente utilizzare dei dentifrici per denti sensibili; in alternativa, si potrà fare affidamento a trattamenti al fluoro o ad altre procedure protettive, che permetteranno di ripristinare lo strato di smalto corroso, così da proteggere la dentina. .

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