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Nel corso della sua storia ultracentenaria, il cinema ha offerto svariate pellicole che hanno riscontrato grande successo presso il vasto pubblico degli appassionati del grande schermo, che continuano a crescere nonostante il piccolo schermo, soprattutto negli ultimi vent’anni, abbia assunto via via un ruolo sempre più dominante. 

È inutile negare, infatti, come internet abbia completamente modificato la fruizione di contenuti un tempo destinati solo ed esclusivamente al mezzo televisivo, come ad esempio i telefilm. Le serie televisive hanno assunto un ruolo via via sempre più dominante, grazie al successo di portali come Netflix ed altri ancora. 

Pretty Woman: la consacrazione di Richard Gere e una splendida scoperta dal nome Julia Roberts

Non c’è alcun dubbio, tuttavia, come il grande schermo risulti sempre di grande fascino nell’immaginario collettivo. Ed un luogo come il cinema, dove poter gustare una pellicola nella massima qualità audiovisiva possibile, è reputato ancora oggi di grandissimo impatto emotivo per la maggior parte delle persone. 

A maggior ragione in questi ultimi mesi, dove i cittadini italiani, dopo oltre un anno e mezzo di chiusure serrate o riaperture limitate e parziali, hanno finalmente assaporato nuovamente il gusto di visionare una pellicola all’interno di una sala cinematografica, che resta il luogo di maggior fascino possibile. 

La storia del cinema, d’altro canto, è ricca di film che hanno saputo entusiasmare gli spettatori e, per i motivi più disparati, sono rimasti impressi indelebilmente nella memoria collettiva. Tornando con la mente ad oltre trent’anni fa, un segno profondo nella storia cinematografica l’ha lasciato indubbiamente Pretty Woman, pellicola cinematografica diretta da Garry Marshall, che vedeva come protagonisti due pezzi da novanta come Richard Gere e Julia Roberts. 

E se il primo era un attore noto al grande pubblico, che comunque trovò la sua definitiva consacrazione in questa pellicola (rendendo affascinante anche l’uomo brizzolato nell’immaginario collettivo femminile), la seconda divenne famosa grazie a questo film affermandosi come attrice di fama mondiale, ritenuta ancora oggi come una delle migliori interpreti presenti nel panorama cinematografico. 

Garry Marshall affrontò un tema scottante con leggerezza ed ironia 

Julia, oltretutto, fu scelta da Garry Marshall dopo una serie infinita di rifiuti da parte di attrici all’epoca maggiormente quotate, che non vedevano di buon occhio interpretare il ruolo di una escort in chiave cinematografica. D’altro canto, la società di quei tempi era ancora un po’ bigotta, che provava timidamente ad aprirsi mentalmente e a comprendere le diverse sfumature che possono convivere all’interno dell’umanità che anima il nostro splendido pianeta. 

Tutto un altro contesto rispetto ad oggi, dove il ruolo delle professioniste dell’eros è riconosciuto anche per la loro grande valenza sociale e non è poi così difficile trasgredire effettuando incontri con escort Roma o in altre città della nostra affascinante Penisola. Pretty woman, in tal senso, riuscì a sparigliare le carte, mettendo in risalto, in modo semplice, con una delicatezza unica nel suo genere, le storie che spesso si annidano nel mondo degli incontri a pagamento. 

Una sorta di moderna “cenerentola“, la definirono alcuni critici cinematografici a quei tempi, dove il ruolo del “Principe Azzurro” era svolto da un affascinante uomo d’affari miliardario (Richard Gere) e quella della bella ragazza emarginata da una prostituta in cerca di una vita migliore (Julia Roberts). Una storia estremamente originale per quei tempi, soprattutto per le modalità con le quali si sviluppò la narrativa della pellicola. 

Mai fino a quei tempi, infatti, si era toccato un tema delicato come quello del mondo escort con leggerezza e romanticismo, riuscendo a rendere la pellicola estremamente dolce e ricca di buoni significati, dove l’amore più genuino ed autentico vince sopra ogni mero e cinico aspetto della vita quotidiana. E il successo al botteghino, con quasi mezzo miliardo di dollari incassati (cifra significativa nel 1990), ne è stato la migliore testimonianza. 

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