Quando Laura conosce Harrison, dipendente in un negozio di dischi che vanta una buona selezione di vinili e una parete di vecchie musicassette, tra i due scatta subito una forte affinità che si sviluppa in un legame che ha come colonna dorsale la musica. Il tempo passa tra spiaggia e divertimento, tra il profumo della spensieratezza e l’odore del mare durante il surf. Sono giorni e settimane di felicità che si interrompono quando il fato decide di metterci lo zampino: Harrison ha un brutto incidente in cui perde la vita e che provoca in Laura uno stato di disperazione e isolamento da cui non sembra capace di uscire.
Gli anni passano e la ragazza continua a subire quel duro colpo che la vita le ha assestato, quel pugno nello stomaco capace di toglierle il respiro. Un giorno recupera il vecchio walkman e la cassetta con le canzoni di quel periodo: quando però preme il tasto play, la musica la catapulta nel passato, proprio nei momenti in cui sentiva quelle stesse canzoni con il suo amore perduto; un viaggio che però non è semplicemente un ricordo e neanche un sogno ma è realtà, tanto che la giovane farà di tutto per cercare di cambiare gli eventi.
Press play – La musica della nostra vita è un film che parla di amore, è un film che parla di musica, è un film che sfrutta la fantascienza per parlare di destino. I dischi in vinile, le cassette, il walkman portano lo spettatore in un tempo a cui le nuove generazioni non sono abituate, solite utilizzare supporti da un lato ben più efficienti ma dall’altro anche molto meno poetici.
Nel film l’alchimia che si crea tra Clara Rugaard (I am mother) e Lewis Pullman (Top Gun: Maverick) si percepisce bene e si sviluppa attraverso una trama che in alcuni momenti sembra essere un po’ troppo semplice e subire un ritmo troppo veloce nel trattare certi episodi. La storia romantica, tanto che nella copertina campeggia quel “rewind and love again”, sa bene di non voler avere pretese di innovare un genere particolarmente affollato né di voler essere una pellicola pronta a destreggiarsi per risaltare tra i molti titoli concorrenti. Riesce comunque a fare un buon lavoro, unendo quel pizzico di fantascienza che rende tutto un po’ più magico, e sfruttando la carismatica figura di Danny Glover (Arma letale / Jumanji: the next level / Predator).
Titolo: Press Play – La musica della nostra vita
Distributore: Plaion
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