A Prato grazie alla mediazione sono stati recuperati 9 mila e 63 mila euro pari al 90% e al 100% del capitale investito da due pratesi. Due casi in materia di “risparmio tradito”, entrambi riguardanti prodotti “4 You”, risolti senza ricorrere alla causa dalla Confconsumatori di Prato tramite due accordi, il primo trovato in fase di mediazione, il secondo subito dopo averla conclusa.
Nel primo caso un giovane operaio di Prato aveva sottoscritto nel 2002 un piano finanziario “4 You”, che gli era stato presentato dall’ente creditizio come “un piano previdenziale e/o pensionistico”. Il piano, ormai non più in vendita da tempo, nascondeva, in realtà, una complessa operazione finanziaria al cui interno, oltre alla polizza, erano contenuti un finanziamento ed un investimento in fondi comuni. I legali di Confconsumatori, Alessandro Fagni e Barbara Valdiserra, hanno assistito il risparmiatore pratese, vittima della eccessiva fiducia nel direttore della propria banca, e il giovane é riuscito a recuperare circa 9 mila € pari al 90% del capitale investito, oltre a liberarsi del pagamento della rata mensile di 300 €.
Un risultato ancora più significativo è stato ottenuto pochissimi giorni fa: un imprenditore di Prato che aveva sottoscritto un piano “4 You” ha ottenuto in sede di conciliazione oltre 63 mila € dalla banca, recuperando così il 100% del capitale perduto e liberandosi di una rata mensile di quasi 500 € che, con la crisi economica, era diventata molto gravosa.
Soddisfazione dal presidente provinciale Marco Migliorati: «Da mesi abbiamo attivato lo STUB, uno specifico sportello per la tutela degli utenti bancari in quanto, fra investimenti sbagliati, titoli spazzatura e anatocismo eravamo sommersi dai contenziosi con le banche. Questi ennesimi successi, ottenuti grazie all’esperienza dei nostri legali, ripagano i cittadini dei danni ricevuti, e noi stessi, per gli sforzi e la tenacia con cui vogliamo tutelare i diritti dei consumatori, pur consapevoli che restano ancora molte battaglie da vincere, soprattutto in tema di anatocismo ed interessi ultralegali».
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