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Una delle difficoltà più grandi di un’azienda è quella di far fronte ai propri impegni finanziari. Riuscire a mantenere un proprio equilibrio, anche di fronte agli impegni presi in periodi di forte discontinuità, rappresenta la principale testimonianza della salute di un business.

Ecco perché essere in grado di prevedere un’adeguata pianificazione finanziaria può tradursi in un vantaggio competitivo significativo e fare la differenza. La liquidità è d’altronde linfa vitale per qualsiasi attività ed è un punto di partenza per avere successo.

Essere in grado di gestire i pagamenti e dunque un corretto flusso di cassa permette di poter ridurre al minimo gli oneri finanziari e sostenere così in modo efficace la crescita del proprio business.

Che cos’è la pianificazione finanziaria

La pianificazione finanziaria è quello strumento che consente a un’azienda di poter gestire in modo adeguato le entrate e uscite e quindi la sua liquidità. In parole povere, parliamo di un’analisi approfondita dei processi e dei flussi del denaro, che si compone di diversi elementi e che può avvenire grazie al supporto di aziende esterne specializzate.

Prendiamo ad esempio https://www.ibs.consulting/, una società di consulenza finanziaria e gestionale specializzata, in grado di garantire ai propri clienti un sostegno attivo alla direzione generale della loro azienda per quel che concerne la loro ottimizzazione finanziaria.

Un tipo di aiuto a cui ormai sempre più imprese si affidano, così da assicurarsi un’assistenza personalizzata che tenga conto di professioni costantemente aggiornamenti sulle normative di settore.

Gli elementi che in particolare compongono questo tipo di analisi dei processi e dei flussi monetari sono diversi. Abbiamo infatti:

  • Conto economico di previsione, un documento che determina se l’azienda sarà in utile e l’entità di questo fattore.
  • Bilancio di previsione, che mostra l’evoluzione del patrimonio e dei debiti nell’arco di un anno;
  • Prospetto del fabbisogno finanziario, che mette in luce l’eventuale necessità di investire e di quanta liquidità è necessaria per raggiungere l’obiettivo;
  • Pianificazione del fatturato, un documento in cui è indicata la stima dei volumi di vendita futuri;
  • Pianificazione degli investimenti, che mira a verificare l’opportunità e la redditività futura dei nuovi investimenti, così da stabilirne la convenienza e la fattibilità.
  • Pianificazione della liquidità, che confronta entrate e uscite attese in un anno e che programma quando dovranno essere disponibili i mezzi finanziari necessari per coprire le spese.

Tipologie di pianificazione finanziaria

Ci sono due tipi di pianificazione finanziaria, in particolare abbiamo quella di breve periodo e quella di medio e lungo termine, che può variare dai 3 ai 5 anni.

Il piano di breve termine ha il vantaggio di riuscire a far individuare con anticipo i problemi di liquidità e adottare così delle contromisure adeguate. In genere è molto dettagliato ed è strutturato in incassi e pagamenti mensili.

La pianificazione di lungo periodo, invece, si serve di bilanci previsionali e budget di cassa infra-annuali che assicurano il raggiungimento degli obiettivi finanziari.

Una pianificazione corretta, di qualsiasi tipo sia, consentirà di trovare il giusto equilibrio finanziario tra impieghi di capitale e fonti, così da avere un’adeguata copertura per le spese da sostenere.

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