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fraschini(di Niccolò Fraschini) – Adesso è ufficiale: lascio la maggioranza di centrodestra guidata da Alessandro Cattaneo.

So bene che la rottura di fatto era avvenuta da tempo, ma prima di formalizzare la mia decisione ho ritenuto una doverosa forma di correttezza politica e istituzionale aspettare di ascoltare le risposte del Sindaco alle mie interpellanze sulle nomine al Teatro Fraschini e sulla vicenda ASM Favori.

Riguardo alla mia interpellanza sul primo punto, il Sindaco risponde ammettendo sostanzialmente di aver proceduto a una vera e propria lottizzazione partitocratica delle poltrone.

Questa risposta ovviamente non mi stupisce (d’altronde la lottizzazione spietata di tutte le poltrone a spese dei cittadini è stato il filo conduttore di questa legislatura), ma mi dà l’ennesima delusione. Quando mi candidai in questa coalizione credevo in un progetto che disegnava una nuova politica per Pavia: esattamente il contrario di quanto avvenuto in questi anni, che hanno visto il merito mortificato e i soldi dei contribuenti dati a personaggi che non li hanno meritati.

Riguardo al secondo punto (ASM Favori), finalmente siamo arrivati ad una conclusione, che risulta tuttavia davvero incredibile. Alla domanda precisa ‘Signor Sindaco, Lei censura l’operato degli amministratori di ASM Favori che mi hanno negato l’accesso agli atti? Sì o no?’, il Sindaco Alessandro Cattaneo è riuscito a non rispondere. Ha opposto solo un ostinato silenzio, dando un’assoluta dimostrazione di nullità politica.

La mia è stata una scelta difficile e sofferta, ma era nell’ordine delle cose. Da mesi ormai sono in scontro frontale con l’amministrazione su tematiche importanti come la parentopoli pavese, lo scandalo APOLF, le nomine lottizzate dai partiti, i diritti civili, trasparenza amministrativa. Ho tentato in tutti i modi di cambiare le cose da dentro, ma è stato impossibile: il Sindaco ha ritenuto che fosse più conveniente rimanere sulla linea politica Abelli-Filippi piuttosto che sposare la mia linea di legalità e trasparenza. Qualcuno mi ha detto: ‘ma perché non te ne sei stato zitto? Saresti stato ricandidato e rieletto senza problemi’. Verissimo. Ma se avessi taciuto mi sarei vergognato con me stesso e con i miei elettori, che mi hanno votato non per star zitto ma anche per denunciare certi fatti che avvengono in Comune.

Forse alla fine io e le persone che da anni collaborano con me non vinceremo tutte le battaglie che stiamo combattendo, ma una la vinceremo di certo: quella che ciascuno di noi ingaggia ogni mattina di fronte al suo specchio.

Niccolò Fraschini

(Capogruppo Gruppo Misto)

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