Non consumare più di 5 grammi di sale al giorno. È questa la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dopo che è stato ampiamente dimostrato che il consumo eccessivo di sale nella alimentazione è responsabile dello sviluppo di malattie cardio-cerebrovascolari, tumori, osteoporosi, malattie renali. La riduzione del sale nell’alimentazione è una priorità dell’Oms e dell’Unione Europea, nell’ambito delle strategie di prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. Anche se mancano statistiche e dati precisi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, anche in Italia, l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) raccomanda meno di 6 g al giorno perchè la connessione tra eccessivo consumo di sale e conseguenze negative sulla salute è un fatto ormai conclamato.Secondo ricerche italiane una riduzione del consumo di 5 grammi (quello che si realizzerebbe passando da un consumo medio di 10,8 g di sale (188,3 mmol di sodio) ad un consumo di 5,8 g (100 mmol di Na) permetterebbe una riduzione del 23% degli ictus e del 17 % della malattie cardiovascolari globalmente considerate (Cappuccio, Strazzullo e Pavan).
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