(di Jessica Sabatelli) L’ormai passata missione di New Horizons alla scoperta di Plutone, ci ha permesso di esplorare e di “guardare da vicino” ciò che rappresentava, solo poco tempo fa, quasi una mission impossible. Abbiamo osservato ciò che di più lontano c’è nel nostro sistema solare e abbiamo sognato insieme agli scienziati la scoperta di questo nuovo mondo.
Alcune teorie sul pianeta-nano sono state confermate, altre no; adesso emergono delle nuove rivelazioni che la scorsa missione spaziale ci ha fatto scoprire: l’atmosfera di Plutone e gli effetti dei venti solari su di essa. New Horizons ci ha mostrato come l’atmosfera nel pianeta sia stata “spazzata via” dai venti solari, che hanno determinato la formazione di un’enorme regione ghiacciata e concentrazioni massicce di gas ionizzato che si estendono per decine di migliaia di chilometri. Un vero e proprio buco, all’interno del quale i venti solari hanno libero accesso.
“Avremo ancora più informazioni in Agosto, per determinare con misurazioni esatte a che velocità Plutone sta perdendo la sua atmosfera. Una volta fatto ciò, potremo comprendere quale è stata l’evoluzione della stessa sul pianeta e quanto le sue interazioni con i venti solari siano simili a quelle di Marte (la cui atmosfera, ricordiamolo, è stata praticamente disintegrata)” afferma Fran Bagenal, un ricercatore della University of Colorado.
Questo studio sarà cruciale per scoprire come in pianeta nano si è evoluto dalla sua formazione, sino ad adesso. Attendendo solo un altro po’, potremo scoprire cosa questo piccolo e lontano mondo ha in serbo per noi!
Altre e interessanti scoperte riguardano l’aspetto geologico di Plutone e quello delle risorse che non ci aspettavamo di trovare, in particolare quello che ha lasciato di stucco gli scienziati sono state le sue estese pianure ghiacciate e l’incredibile presenza di nubi di idrocarburi.
Plutone presenta delle affascinanti caratteristiche geologiche, che sembrano indicare un paesaggio dinamico che potrebbe cambiare spesso aspetto (o che avesse questa caratteristica in passato). Le immagini mostrano come l’azoto, sotto forma di ghiaccio, possa scorrere sul pianeta e, anche se l’elemento è ghiacciato, potrebbe farsi strada come fa l’acqua nei ghiacciai della Terra.
“Abbiamo visto superfici del genere solo in pianeti dinamici come la Terra e Marte”, afferma John Spencer, del Southwest Research Institute.
Parlando sempre della superficie del pianeta nano, non tutti sanno che Plutone è quasi impossibile da vedere perché appare buio come lo sfondo dello spazio. Ma c’è solo una piccola parte visibile e lo percepiamo come un anello luminoso tutto attorno il pianeta. Gli scienziati hanno distinto due diversi strati che compongono questo anello di gas illuminato dal Sole e hanno identificato gli elementi che principalmente contraddistinguono l’atmosfera di Plutone: Idrocarburi, specialmente metano, che permettono la formazione di questo caratteristico cerchio di luce.
Molto presto avremo nuove notizie su questo meraviglioso e misterioso corpo celeste e, senz’altro, non mancherà occasione di conoscerlo meglio.
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