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Mufasa (Il Re Leone) arriva ed esordisce nelle sale italiane, un centro perfetto per la Disney, che non riporta una storia già edita ma che anzi si sfida prendendo uno dei suoi lavori più amati e riportandolo in auge. Scrivere senza fare spoiler non è facile, ma ci proverò.

La storia non è già conosciuta ma inedita, e questo già denota un elemento interessante e di considerevole appeal, è la storia del capostipite che viene narrata in tutti i suoi dettagli e chiudendo tutti i punti che erano scoperti nei primi due film di animazione del Re Leone. Ritroviamo tutti i personaggi più amati con l’aggiunta di alcune new entry che diventeranno però anch’essi sicuramente indimenticabili.

Il mood del film è molto altalenante senza cadere mai nella pesantezza riesce a far riflettere e anche commuovere in alcune sequenze, tenendo comunque una buona dose di ironia con alcune scenette che fanno sorridere grandi e piccini. In questo Timon e Pumba (le voci italiane sono rispettivamente quelle di Edoardo Leo e Stefano Fresi che si ritrovano assieme come nella trilogia di Smetto quando voglio confermandosi un duo dalla buona chimica) si consolidano come primi mattatori anche in questo film come era successo anche per i capitoli precedenti.

Mufasa (la voce italiana è di Luca Marinelli) non è un eroe in tutto e per tutto ma anzi è sviluppato a tutto tondo mostrando le sue fragilità e i suoi dubbi, e lo stesso possiamo dire anche del fratello Taka il quale diverrà e si rivelerà nel corso della pellicola una nostra “vecchia” conoscenza.

Le musiche riescono a dare un ampio respiro e ad intensificare in modo equilibrato le parti della storia regalandoci delle nuove melodie che impareremo sicuramente e al contempo ci saranno anche degli accenni delle vecchie glorie che quasi tutti conosciamo a menadito.

I messaggi che il film ci porta sono molteplici e tutti molto significativi, dal rispetto per l’altro al fatto che la nostra famiglia ce la possiamo creare nel corso della vita scegliendoci a vicenda anche tra figure che apparentemente non sembrano compatibili ad una prima occhiata; un esempio su tutti il rapporto fraterno che si sviluppa tra Mufasa e Rafiki.

Da non perdere.

Messua Mazzetto

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