L’ex premier Silvio Berlusconi, alla fine, negli ultimi anni, aveva sempre mandato un suo ministro, prima Claudio Scajola poi Raffaele Fitto ad inaugurare la Fiera del Levante di Bari, il più importante appuntamento economico internazionale che mette in vetrina la Puglia e l’intera Nazione. Berlusconi aveva interrotto una tradizione che vedeva il presidente del consiglio inaugurare la Fiera del Levante.
Quest’anno il premier Mario Monti non mancherà e per questo il Consiglio Regionale della Puglia esprime una forte gratitudine a Monti per la tradizione ripristinata e per l’attenzione rivolta all’evento di Bari. Ecco la nota del presidente del consiglio regionale pugliese Introna:
“Grazie presidente Monti, la Sua presenza ripristina una tradizione, ma proprio per questo va oltre ed è soprattutto un segnale importante di attenzione, al Mezzogiorno e alla Puglia. A nome del Consiglio regionale e mio personale le dò il benvenuto in questa Regione che lavora, che vuole superare le difficoltà, che si batte con tutte le sue forze per il futuro. Una regione in controtendenza, che soffre meno di altre la crisi del Paese e dell’Europa, proprio perché ha messo in campo il meglio di sé e vuole orgogliosamente mostrarglielo.
Le siamo grati, perché il Suo essere per la prima volta tra noi ci offre questa opportunità. Il Sud intero aspettava da anni il presidente del Consiglio, ma l’appuntamento è stato rinviato ripetutamente. I pugliesi sono profondamente legati a questa vetrina di settembre, onorata dai grandi premier e il Consiglio regionale La ringrazia per avere ricollocato l’intero Meridione e la nostra regione al centro dell’agenda politica nazionale, dalla quale siamo rimasti assenti a lungo.
La Sua presenza ci conforta e molto attendiamo dal Suo intervento, in quella che ha sempre rappresentato la classica occasione per illustrare autorevolmente le linee della politica di governo, alla ripresa dopo la pausa estiva.
Interpretiamo la Sua scelta come un riconoscimento del ruolo della Fiera del Levante e delle performance di una Puglia che vede crescere alcuni significativi indicatori economici e sociali.
È una terra antica, che cerca di interpretare un ruolo moderno nel Mezzogiorno, di incubatore del nuovo, di locomotiva della ripresa. Non è una Puglia col cappello in mano quella che incontrerà, sig. Presidente, è una regione operosa e volenterosa. Crediamo nel lavoro e chiediamo occupazione per crescere, nella consapevolezza però che lo sviluppo non passa solo dalle ciminiere, ma che si può coniugare alla difesa dell’ambiente. Siamo la Puglia delle cattedrali e dei castelli, dell’agroalimentare di pregio, degli oli e dei vini di qualità, degli ulivi monumentali che vogliamo sottrarre al cemento, degli 800 km di coste che vorremmo risparmiati dall’incubo del petrolio in mare, la Puglia dei primati nella produzione di energia da fonti fossili e rinnovabili.
I pugliesi, popolo europeo nel Mediterraneo, sono da sempre vocati al dialogo, all’accoglienza, all’incontro con popoli, religioni e culture diverse.
Siamo una regione generosa e le siamo grati, perché la Sua presenza riconosce i nostri meriti e ci aiuterà a superare i nostri limiti”.
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