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franceschini2(di Salvatore Primiceri) – Non ci sarebbe alcun emendamento per abolire il monopolio della SIAE e, anche se ci fosse, sarebbe inutile in quanto il testo della legge di delegazione europea nella quale verrà recepita la famosa “direttiva Barnier” sul diritto d’autore, sarà blindato dal governo al Senato.

Non usa mezzi termini Sergio Battelli, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, il quale attacca il governo “Renzi/Franceschini” per l’atteggiamento di difesa del monopolio SIAE, la società italiana degli autori e degli editori che agisce in regime di monopolio legale da 75 anni.

Ieri il quotidiano La Repubblica aveva anticipato di un emendamento a firma di alcuni parlamentari PD in chiave liberale nel quale sarebbe prevista l’abolizione del monopolio della SIAE.

Per Battelli, che con il M5S si batte per l’abolizione del monopolio SIAE, è tutto falso. “La legge di delegazione europea 2015 che contiene la direttiva 2014/26/UE  – spiega Battelli – è passata in prima lettura alla Camera dei Deputati. Io e altri miei colleghi abbiamo presentato emendamenti estremamente chiari, che chiedevano la fine del monopolio SIAE. Alle nostre proposte sono state chiuse le porte, ma attenzione, in aula in PD non ha portato nessun emendamento che andasse nella direzione di abolizione del Monopolio, anzi l’ha difeso. Il Governo stesso ha poi dichiarato che la legge di delegazione al Senato sarà “blindata” che tradotto significa che non ci sarà alcuna possibilita di inserire alcun tipo di modifica, ne alle opposizioni ne alla maggioranza, e questo i Senatori PD lo sanno, quindi le proposte emendative PD saranno rigettate, ma servono solo a loro per fare propaganda becera prendendo in giro i cittadini“.

Se il PD voleva mettere mano e lavorare al meglio sul recepimento della direttiva Barnier lo poteva fare alla Camera” – conclude Battelli.

Il Movimento 5 Stelle vede quindi nella vicenda una chiara posizione difensiva del Governo nei confronti del monopolio SIAE e le recenti dichiarazioni del ministro Franceschini il quale parlava addirittura di invidia dell’Europa verso il nostro sistema monopolistico della SIAE non fanno che confermare tale sensazione conservatrice.

La direttiva Barnier sta però già producendo i suoi effetti. Attualmente già due società private, Soundreef e Patamu, hanno fatto il loro ingresso sul mercato per offrire il servizio di intermediazione dei diritti d’autore in alternativa alla SIAE e il monopolio appare di fatto molto scricchiolante. Recentemente due big della musica italiana, Fedez e Gigi D’Alessio, hanno lasciato SIAE per affidarsi a SOUNDREEF, segno che la realtà è anche stavolta più avanti della politica.

Salvatore Primiceri

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