Diffondere la cultura della mediazione direttamente a coloro che ne usufruiscono, ovvero i cittadini, é da sempre il metodo vincente di Icaf, l’Istituto di Conciliazione e Alta Formazione di Milano, presieduto dal prof. Ivan Giordano.
Ieri sera 30 ottobre, infatti, si é svolta una nuova iniziativa volta proprio a favorire l’incontro delle persone con l’istituto della mediazione civile. Il luogo scelto questa volta potrebbe sembrare insolito ma non lo é affatto e spieghiamo perché.
Stiamo parlando della Parrocchia di Casoretto a Milano, all’interno della quale, Icaf in collaborazione con il parroco don Giovanni Mariano, ha aperto uno sportello gratuito di informazioni ai cittadini sullo strumento della conciliazione.
Lo sportello é stato inaugurato alla presenza del parroco, dei cittadini e dello stesso Ivan Giordano, il quale ha risposto a numerose domande dei presenti, tenendo una vera e propria lezione di mediazione.
Lo sportello di conciliazione ICAF presso la Parrocchia di Casoretto é gestito dal dott. Tommaso Dellisanti, mediatore professionista di Icaf, vero ideatore di questa iniziativa, il quale ha scelto di devolvere alla parrocchia stessa i suoi compensi derivanti dalle procedure di mediazione che dovessero istituirsi grazie all’attività informativa allo sportello stesso.
Il dott. Dellisanti riceve gratuitamente i cittadini presso la Parrocchia di Casoretto, in Piazza San Materno 15 a Milano, ogni mercoledì dalle 16 alle 18. Per informazioni via email si può scrivere a parrocchiacasoretto@istitutoicaf.it
Un ambiente di fiducia, familiare e rassicurante come un ufficio parrocchiale può certamente eliminare quella sottile barriera che divide spesso il cittadino dall’entrare direttamente nelle sedi degli organismi di mediazione o negli studi legali.
La gratuità del servizio e l’assoluto riserbo a cui é tenuto il gestore dello sportello permette al fruitore di spiegare il proprio problema e capire l’opportunità o meno di avviare una istanza di mediazione.
Si tratta quindi di un fondamentale servizio che svolge una funzione di filtro informativo, ovverò fornire la possibilità al potenziale utilizzatore della mediazione di capire bene il funzionamento dell’istituto e decidere se sposarlo.
La maggioranza delle volte funziona e le persone comprendono la bontà e le grandi potenzialità dell’istituto della mediazione. Entrano già da prima di avviare l’istanza nell’ottica di potersi confrontare con la controparte, cambiando prospettiva e guardando le cose diversamente.
“Il bravo mediatore é colui che interpreta il bisogno delle Parti e rende possibile la realizzazione di esso” – spiega Ivan Giordano, soddisfatto della riuscita dell’iniziativa. “Icaf – aggiunge – ha sempre puntato sull’informazione presso i cittadini e le imprese senza trascurare i rapporti con gli ordini professionali. Questo metodo degli sportelli nei Comuni e nelle Parrocchie o comunque a portata della gente ci ha permesso di lavorare anche nel periodo in cui la mediazione non era obbligatoria. Ora siamo soddisfatti di come stanno andando le cose e di come potranno evolvere”.
Giordano non tralascia l’aspetto della qualità: “I nostri mediatori seguono un percorso di aggiornamento continuo acquisendo crediti professionalizzanti. Puntiamo moltissimo sulla qualità e sulla preparazione di chi lavora con Icaf e i risultati si vedono”.
In conclusione della serata, molto partecipata, il presidente Ivan Giordano ha annunciato che presto apriranno nuovi sportelli Icaf in tutta la Lombardia e che é stata avviata anche una sinergia con altri Organismi per portare il “modello Icaf” anche in Veneto.
Salvatore Primiceri
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