Il 14 dicembre 2013 a Milano un grande evento che unisce italiani, egiziani cristiani e egiziani musulmani.
In via Imbonati a Milano, luogo simbolo dell’integrazione fra etnie in cui da anni convivono cittadini di varie nazionalità vivendo in armonia istituzioni e luoghi di aggregazione e lavorando spesso in sinergia, si terrà un momento d’incontro destinato a segnare la storia politica e sociale della città: cittadini “milanesi”, italiani ed egiziani, cristiani e musulmani, parlano di mediazione.
L’Ing. Magdi Faltas (nella foto), Presidente dell’Unione della Comunità Europea Egiziana in Italia, intervistato nella sede milanese dell’associazione:”Credo in un processo di mediazione culturale che veda cristiani e musulmani uniti nel risolvere conflitti culturali e religiosi, ecco perché il dott. Ivan Giordano per noi rappresenta l’esempio di chi da anni sostiene la mediazione, in ogni sua forma”.
L’Ing. Magdi Faltas, egiziano di religione cristiana, vive in Italia da oltre 20 anni con moglie e figli. Operaio nel settore dell’autoriparazione in breve tempo ha aperto una sua officina. In pochi anni la sua attività ha riscosso successo e fra i suoi clienti vi sono cittadini di ogni nazionalità, imprese e istituzioni pubbliche. E’ un imprenditore che negli anni si è contraddistinto nei confronti di clienti e fornitori per la sua correttezza umana e commerciale. Grazie alle sue imprese, diverse famiglie possono permettersi concrete prospettive per il futuro.
“Milano è una città di tutti, apparentemente fredda e frenetica, ma se la vivi, la studi e possibilmente l’ascolti scopri che è pronta a darti l’opportunità che hai sempre cercato” dice l’Ing. Faltas, “ma devi rispettarla, è una città che esige rispetto come rispetto meritano i milanesi di ogni nazionalità”.
“Per rispetto” aggiunge Faltas, “s’intende conoscenza delle regole e delle abitudini locali, condivisione con gli altri cittadini e consapevolezza del territorio che ci ospita, consentendoci di diventare protagonisti della vita sociale e politica. Questa è democrazia, e credo di essere la dimostrazione che l’Italia rappresenti ancora un’opportunità, per tutti”.
Abbiamo chiesto all’Ing. Faltas in che modo la sua “battaglia” per l’integrazione sociale e religiosa della comunità egiziana nel nostro Paese trovi sinergie con la mediazione civile. “Conosco il dott. Ivan Giordano da 15 anni e vedo nelle sue iniziative la passione che sento dentro di me”. Aggiunge Faltas “crede nella mediazione civile come io credo nella mediazione culturale e nella necessità di integrazione con il territorio, e tutto questo parte dalla gestione del conflitto, di cui il dott. Ivan Giordano è un riconosciuto esperto a livello nazionale”.
Facciamo presente all’Ing. Faltas come sia sorprendente che l’istituto della mediazione civile sia ancora troppo poco conosciuto fra i cittadini italiani e susciti invece un grande interesse nella comunità egiziana. Faltas:”Non dovrebbe sorprendere, a noi al contrario sorprende come troppo spesso le persone credano che il conflitto e lo scontro siano gli strumenti per risolvere le proprie controversie; ICAF, l’istituto di conciliazione presieduto dal Dott, Ivan Giordano a Milano, per noi rappresenta un punto di riferimento a cui rivolgersi con fiducia per risolvere le controversie di tutti i giorni, e in base alle diverse etnie, accanto ad un mediatore civile viene messo a disposizione un mediatore culturale, perché al tavolo negoziale le parti possano sedersi con serenità, aperte a valutare ogni ipotesi risolutiva”.
Il 14 dicembre per noi sarà una ricorrenza da celebrare ogni anno, un passo avanti grazie alle sinergie fra mediazione civile e mediazione culturale, grazie a Milano, città della mediazione.
Milano “città della mediazione”. Mediazione civile e mediazione culturale si stringono la mano
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