
Ospite d’eccezione del brano è Ermal Meta che appare per gentile concessione del suo amore per la musica.
Diventare adulti; il sogno di tutti quando si è piccoli, ma citando una frase attribuita ad Oscar Wilde: Attento a ciò che desideri perché potresti ottenerlo.
Diventare grandi e non diventare adulti; c’è la scappatoia della sindrome di Peter Pan, ma mica è da tutti (che detto tra noi, non è nemmeno un gran vanto possederla …).
Una serie di voli pindarici per disegnare l’ipotetico scenario nel quale è nato questo brano; basta sbirciare un campetto da calcio o un parco giochi, per far riaffiorare i ricordi, renderli il più nitido possibile e per non perderli, scriverli e poi trasformarli in una canzone che va dritta al cuore. E poi la voglia di condividere e parlarne con un amico e allora non te la puoi cantare da solo. La tua sensibilità che si specchia nella sensibilità di un altro artista. Le voci che si scambiano i ricordi sono quelle di Bugo e di Ermal Meta; due voci che si rincorrono come due bambini dietro ad un pallone.
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