Le recenti indiscrezioni trapelate da fonti vicine al Ministero della Giustizia parlano della probabile futura approvazione in Italia di una legge che disciplini la cosiddetta “negoziazione assistita”. Trattasi di strumento alternativo alla risoluzione delle controversie che andrebbe ad aggiungersi ad altri strumenti già esistenti, tra i quali la mediazione civile, peraltro riformata di recente dal Governo Letta.
Secondo un’indagine del Centro Nazionale di Mediazione e Conciliazione Aprile Group Srl, una legge sulla negoziazione assistita mira a soddisfare una spinta dei vertici dell’avvocatura ma, non essendo uno strumento conosciuto tra la popolazione, avrà necessità di un lungo periodo di collaudo.
I dati provenienti dalla Francia, primo Paese ad averla introdotta, non sono incoraggianti circa l’effettivo utilizzo di tale Istituto da parte dei cittadini. La Francia l’ha introdotta nel 2010 e il ministro della giustizia italiano Andrea Orlando sembra volerla introdurre anche in Italia.
Secondo l’indagine del Centro Nazionale di Mediazione e Conciliazione, la negoziazione assistita, procedura di composizione delle liti gestita esclusivamente da avvocati, non sarebbe preferibile alla mediazione civile in quanto manca la “rassicurazione e fiducia nei confronti di un terzo equilibrato e imparziale“. L’avvocato negoziatore terzo e imparziale non verrebbe, inoltre, visto come fornitore delle medesime garanzie insite, invece, nella professione del mediatore.
Seppur con qualche intoppo di percorso, negli ultimi due anni, l’istituto della mediazione civile è, infatti, cresciuto molto e i dati per il futuro sono incoraggianti. Proprio la figura del mediatore terzo, sempre più formato e preparato a gestire la composizione di conflitti, sta iniziando a guadagnarsi la fiducia del cittadino, complice il passaparola positivo di chi la mediazione l’ha già provata.
“Il fatto di affidarsi ad una persona esterna che abbia compiti di gestione della procedura di mediazione garantendo equilibrio e rispetto tra le parti, imparziale, riservata e non giudicante, produce un effetto di fiducia che rende il risultato dell’eventuale accordo soddisfacente nella logica win-win (entrambi vincitori)“. – spiegano gli esperti del Centro.
Tale effetto “rassicurante” non viene al momento individuato nella negoziazione assistita in quanto la gestione della lite viene condotta dai rispettivi legali delle parti. L’idea che l’accordo possa essere in parte “viziato” dalla forza di persuasione di un legale sull’altro, o da altri elementi inerenti i rapporti fra gli avvocati delle parti, potrebbe impedire ad una o più parti la soddisfazione certa dell’accordo raggiunto, trasformandolo così in una sorta di compromesso o transazione.
“Il luogo deputato a garantire la ricerca di un accordo vincente che rispecchia la piena volontà delle parti – secondo l’indagine del Centro Nazionale di Mediazione e Conciliazione – é il tavolo della mediazione“.
Sempre secondo la ricerca, a meno che di passi “falsi” del Governo, la negoziazione allargherà la fetta degli strumenti ADR ma non sarà mai sostitutiva o confondibile con la mediazione, istituto più informale e distaccato dalla procedura giudiziaria e, per questo, portatore di numerosi vantaggi rispetto agli altri strumenti alternativi al giudizio.
Il Centro Nazionale di Mediazione e Conciliazione Aprile Group Srl é attivo in tutta Italia ed é riconosciuto come Organismo di qualità accreditato dal Ministero della Giustizia. Particolarmente esperti i mediazioni legate a controversie bancarie ed economiche, il Centro garantisce un servizio di alta qualità grazie all’impiego di mediatori altamente preparati e formati a gestire i conflitti più complessi.
Il centro ha sedi principali in Milano, Lecce e Roma ed é a disposizione per informazioni senza impegno al numero 800.16.87.45 oppure, per urgenze al 329.7385540. A Milano la sede del Centro é in Via Ponte Seveso 35.
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