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(di Andrea Dasso) In giro da quasi trent’anni tra rock, cover band e spettacoli comici, il veronese Massimo Castioni ha recentemente lanciato il suo primo singolo solista, Ora D’Aria (ne abbiamo parlato qui e qui). Grazie agli amici di Divinazione, siamo riusciti a scambiare due chiacchiere con Massimo per parlare un pò della sua lunga carriera, del momento della musica indie italiana e della sua incursione negli spettacoli comici in dialetto, buona lettura!

D: Massimo, iniziamo parlando un po’ del tuo nuovo singolo, raccontaci qualcosa su come nasce e qual è il significato di Ora D’Aria

R:Ora d’aria è un brano che parla della voglia di sfogarsi quando le cose non vanno nel verso giusto; quando cerchi dei perché, la causa o un colpevole e scopri infine che l’unico vero colpevole sei tu.

D:Il nuovo brano è promosso anche attraverso un videoclip, per la regia di Michele Zampieri, il brano e il video sono collegati tra loro? Come mai avete scelto di girarlo in bianco e nero?

R: Sì, il brano e il video sono collegati tra loro.La stanza rappresenta la nostra anima, dove noi abbiamo la possibilità di guardarci dentro e ora d ‘aria è una metafora sul fermarsi per reagire alle nostre paure, preoccupazioni e le varie difficoltà della vita. Il Bianco e Nero rappresenta il momento grigio… anche una questione di gusto.

D: Questo brano segna il tuo ritorno sulle scene musicali dopo molto tempo, stai già pianificando un EP o un album?

R: Per ora vediamo come va questo singolo, poi a settembre usciremo con un altro brano. Valuteremo poi un Ep o un Albun…Di canzoni ne ho tante !!!

D: Sei in attività ormai da quasi 30 anni, quali sono gli artisti che hanno segnato maggiormente la tua crescita musicale?

R:Gli artisti che amo sono: Omar Pedrini, Augusto D’Aolio, Piero Pelù .Poi molti gruppi Rock: AC/DC, Guns N’Roses e molti altri…

D: Nel corso della tua carriera hai accumulato una vastissima esperienza dal vivo, c’è però un concerto o un evento che ricordi con particolare piacere?

R:Il  concerto più bello è stato a Novellara in occasione del Nomadincontro davanti a più di 10000 persone.

D:Come vedi la scena indie in Italia? Soprattutto il mondo del rock che è quello che più ti appartiene?

R:La scena indie in Italia la vedo un pò ferma, nel senso che le radio o le case discografiche trasmettono o investono su alcuni generi. Comunque di Rock ce ne poco. Io sono più di vecchio stampo.

D:Sempre restando al panorama indie italiano, credi che ad oggi ci sia abbastanza spazio per chi vuole fare la sua musica?

R:No… c’è poco spazio per la musica emergente!! Per emergere  devi fare i vari Talent televisivi che a me NON piacciono… Difficile emergere per altre strade! Però ci proviamo a creare interesse e movimento.

 D:Ho letto nella tua biografia che sei impegnato anche come comico dialettale insieme a tuo fratello Fabio, i Castion Boys, puoi raccontarci qualcosa di questo tuo altro progetto?

R:Si…era un periodo che eravamo fermi sia io che mio fratello e cosi per gioco abbiamo incominciato a fare delle parodie in dialetto Veronese e in poco tempo ci siamo trovati con una marea di date in giro per Verona e siamo diventati molto famosi nella nostra città. Ora è un po’ che siamo fermi, però se capita di fare qualche serata la faremo sicuramente.

D:Proiettiamoci nel futuro: con chi ti piacerebbe collaborare un domani per un brano o un album?

R:Omar Pedrini

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