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Nel messaggio di papa Ratzinger per la Giornata mondiale per la pace, c’è qualcosa che davvero non funziona: se davvero i matrimoni gay minassero la pace, dovrebbe spiegarci come mai nei Paesi democratici dove sono stati approvati non esistano conflitti armati e tantomeno conflitti sociali, tra famiglie tradizionali e nuove tipologie di famiglie.

E’ invece vero il contrario: dove non sono riconosciuti i diritti delle donne all’autodeterminazione e a una sessualità libera e consapevole, dove gli omosessuali sono assassinati, torturati, incarcerati, perseguiti, questo avviene ad opera di regimi dittatoriali o di Stati di cui le organizzazioni umanitarie internazionali denunciano sistematiche violazioni dei diritti umani e civili. L’odierna presa di posizione del papa, comunque, non stupisce, visto che il Vaticano, come Stato osservatore, all’Onu prosegue la sua azione di lobbing con i Paesi dei regimi islamici, comunisti e fascisti, affinché non sia abolito il reato di omosessualità nel mondo.

Aurelio Mancuso presidente Equality Italia

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