Il ruolo dei magistrati nei confronti della politica é un dibattito senza fine. La “discesa” o “salita” in campo del procuratore antimafia Pietro Grasso, che sarà candidato nelle file del PD alle prossime politiche, riapre la discussione sull’opportunità che i magistrati entrino in politica o viceversa.
Pietro Grasso, in conferenza stampa con Bersani, ha parlato di “spostamento di campo”, quindi né salita né discesa, con conseguenti dimissioni irrevocabili dalla magistratura.
Proprio per evitare equivoci e ambiguità Grasso ha sottolineato che il “cambio di campo” comporta quindi delle responsabilità. Grasso ha poi sostenuto di candidarsi perché vuole riformare profondamente la giustizia, che in Italia ha molti problemi e perché vuole far confluire nel PD il voto degli onesti.
E voi lettori che ne pensate? E’ giusto che un magistrato entri in politica e se sì, a che condizioni? Oppure lo ritenete un atto inopportuno e perché?
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