Il 12 Settembre è uscito nelle sale italiane “love,lies , bleeding” letteralmente: amore, bugie e sanguinamenti. Dopo aver visto la pellicola devo ammettere che il titolo è veramente azzeccato ed in linea con questi tre lemmi.
La trama è ben dettagliata e riesce a tirare in ballo diverse tematiche senza diventare retorica, troviamo la dimensione queer che vede la sua massima espressione nella relazione tra le due protagoniste, la famiglia disfunzionale, la vendetta e le repressioni … repressioni al plurale perché nel film ce ne sono di diverse tipologie: la repressione della libertà nel rapporto di coppia dove troviamo un uomo violento che ha plagiato la moglie, la repressione delle libertà e infine la repressione della verità dove come in molti altri casi sia nella finzione ma anche purtroppo nel quotidiano l’uomo più potente è quello ad avere ragione e se non è così arriva a crearsela con il denaro o con la violenza.
Kristen Stewart è Lou, una ragazza che lavora in una palestra malfamata e che nasconde un passato cruentò e difficile ma nonostante ciò ha trovato un suo equilibrio , il quale verrà interrotto dall’arrivo di Jackie interpretata da Katy O’Brian, una ragazza di strada appassionata di culturismo. Tra le due sarà amore a prima vista, ma un amore travagliato ed ostacolato sia dal loro passato ma soprattutto dal loro presente.
I tempi di Twilight sono ormai un ricordo lontano per Kristen Stewart che in questo ruolo riesce ad inserirsi in maniera naturale regalando una performance molto potente. Anche Katy O’Brian riesce a stupire, sopratutto a livello di preparazione fisica il suo personaggio risulta a dir poco impeccabile. Completano il cast nel ruolo dei due uomini Dave Franco ed Ed Harris, anche se questi due personaggi sono visti come due archetipi negativi sia per la loro condotta che per la loro morale.
La regia è di Rose Glass che ci conduce all’interno di una dimensione cruda e violenta in certe sequenze mentre in altre diventa a tratti onirica e sensuale.
Il tutto viene amplificato da una colonna sonora che riesce ad essere ben calibrata con il ritmo del film stesso che non prevede momenti di fermo ma anzi si rivela quasi una costante montagna russa che prende qualche momento di pausa solo per farci capire che siamo nel punto di salita e presto inizierà la sua corsa vorticosa.
Messua Mazzetto
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