(di Giulio Perrotta) La commissione di Vigilanza della Rai, presieduta da Roberto Fico, esponente di spicco del M5S, ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Azienda di Viale Mazzini più famosa d’Italia, anche perché ogni anno ci costringe a pagare un canone salatissimo.
E mentre si decidono i nomi, si paventano anche le ipotesi di inserire il canone RAI dentro le bollette, essendo considerato una vera e propria imposta (e chi non la paga viene sanzionato anche penalmente)!
Nel gioco di potere, il Partito Democratico (PD) comincia una vera e propria lottizzazione della RAI, eleggendo tra i nuovi 7 consiglieri un certo Guelfo Guelfi, Presidente del Teatro Puccini e spin doctor della campagna comunicativa dello stesso Premier), oltre Rita Borioni, famosa storica dell’arte vicina al PD e Franco Siddi , ex segretario Fnsi (insomma, tutti legati alla politica di sinistra).
In quest’area per così dire “popolare” è stato eletto poi Paolo Messa, Direttore del Centro Studi Americani), mentre il Movimento Cinque Stelle e Sel riescono ad inserire con i loro voti almeno un soggetto indipendente e privo di qualunque conflitto di interesse, Carlo Freccero, ex Direttore di Rai 2 e Rai 4); per il Centro-Destra, infine, 2 sono i membri nel nuovo CdA: Arturo Diaconale, Direttore del giornale L’Opinione delle Libertà e Presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Giancarlo Mazzuca, Direttore de Il Giorno ed ex Direttore del Resto del Carlino, praticamente politicizzati con il colore blu.
La minoranza Pd (Dem), tanto per non far mancare la loro presenza, ha contestato i nomi indicati da Renzi e ha votato per l’ex Direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, a cui è seguito il commento del Segretario PD, Matteo Orfini: <<La minoranza del partito è ormai abituata ad esercitare veti. Si è presentata con un nome secco. Quello di De Bortoli è un nome autorevole ma è curioso che sia venuto dalla minoranza Pd>>.
Completamente soddisfatto appare invece il leader del Nuovo Centro Destra (NCD) Angelino Alfano, dichiarando: <<Buoni risultati. Buoni nomi. Il patto di maggioranza ha tenuto. Siamo molto soddisfatti, per noi è andato tutto bene, andiamo avanti per una Rai migliore>>.
Andando a scovare nel dettaglio i voti, scopriamo che Carlo Freccero ha ottenuto 6 voti (da M5S e Sel), così come Guelfo Guelfi, mentre Rita Borioni uno in meno, proprio come Franco Siddi e Arturo Diaconale scelto da Forza Italia, mentre Paolo Messa si attesta sul 4, come Giancarlo Mazzuca. Hanno ottenuti voti, ma non risultano eletti nel consiglio dei magnifici 7, Ferruccio De Bortoli, Giovanni Galoppi e Roberto Briglia.
Certo, le scelte sono aspramente criticate dai tecnici, che puntualizzano il fatto che solo 2 su 7 hanno esperienza televisiva e 4 hanno superato l’età pensionistica (quindi potranno ricoprire l’incarico solo a titolo gratuito e non oltre i 12 mesi).
Tuttavia il Premier Renzi dichiara tutta la sua soddisfazione e chiosa la giornata di votazioni dichiarando: <<(…) Il Governo indicherà i nomi del Direttore Generale e del Presidente. Saranno professionisti di livello, competenza e indipendenza, com’è giusto che sia. (…) E’ evidente che la nostra scommessa sulla TV pubblica è di grande respiro>>. E rivolto alla minoranza PD (Dem): <<Il mio non è uno sfogo ma un richiamo alla realtà: intorno a me ci sono i migliori con qualità e risultati sotto gli occhi di tutti, alla faccia del cerchio stretto dei soliti noti e nomine appartenenti al club dei renziani inventati tra Scandicci e Pontassieve, come dicono per sostenere che nomino solo i miei>>.
Ultim’ora: pare che tra le indiscrezioni praticamente confermate ci sia il nome di Antonio Campo Dall’Orto, in qualità di Direttore Generale, e Monica Maggioni, in qualità di Presidente RAI.
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