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elezioni“Salvare il bipolarismo senza negare a tutti i costi la vocazione all’individualismo tipico dell’elettorato italiano si può. Adottiamo la legge elettorale tedesca: sistema proporzionale, con sbarramento al 5%, voto di preferenza e la Camera delle Regioni al posto del senato”. Questa l’opinione di Mario Razzanelli sulle conseguenze della decisione presa dalla Consulta in merito alla legge elettorale:
“Il ritorno al Mattarellum ovvero al sistema misto significherebbe riprodurre in Parlamento una frammentazione tale che il Paese risulterebbe una volta di più ingovernabile. Non solo, ma con quel 25% di proporzionale che la legge Mattarella prevede si restituirebbe la poltrona a quei candidati eccellenti scelti dai partiti, gli intoccabili della tanto odiata “Casta” e daremmo a Grillo tutte le argomentazioni possibili per sparare sui partiti.

La legge elettorale tedesca – spiega Razzanelli – è un sistema semplice che prevede la soglia di sbarramento al 5%, senza possibilità di apparentamenti. Tranne due eccezioni quel sistema ha consentito un sistema bipolare dando con le preferenze la possibilità ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e di avere governi stabili. In un solo colpo verrebbero meno i due più grandi difetti del Porcellum, oggi dichiarato incostituzionale: le liste bloccate e il premio di maggioranza che dà seggi anche a partiti minori purché in coalizione.
Al posto del Senato la Camera delle Regioni con 50 rappresentanti, il che semplificherebbe e finalmente unificherebbe la legislazione regionale. Non ci sarebbero più cittadini di serie A e di serie B, classificati a seconda della regione nella quale si risiede. Infine – conclude Razzanelli – l’ eliminazione del Senato compresi i senatori a vita sarebbe un risparmio non di poco conto per le casse dello Stato”.

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