Maquia è una iorph, leggendario popolo composto da esseri umani estremamente longevi, secoli e secoli di vita. Il loro aspetto però resta sempre quello di giovani adolescenti. Il compito più importante per uno iorph è prendersi cura degli hibiol, arazzi in cui è raccontata la storia delle persone. La loro società è isolata dal resto del mondo: amare qualcuno dell’esterno significa soffrire perché si è condannati da questa quasi eterna longevità a restare soli.
Mezarte è un regno potente, una nazione che riesce a tenere sotto controllo tutti gli stati vicini grazie alla propria supremazia militare, basata soprattutto sul possesso dei Renato, grandi esseri alati che stanno lentamente estinguendosi a causa di una sconosciuta malattia. E’ proprio l’esercito dei Renato ad arrivare nelle terre degli iorph con l’intenzione di rapire Leilia affinché possa dare un erede maschio al principe, un futuro re che possa godere di una vita estremamente duratura.
Maquia – Decoriamo la mattina dell’addio con i fiori promessi è un viaggio carico di poesia e delicato attraverso un mondo che unisce qualche elemento steam a un’ambientazione fantasy in cui diverse tematiche vengono messe in gioco. Quello che più risalta è però legato all’amore di una madre verso il figlio adottivo, un bambino che ha strappato dalle mani di un donna uccisa.
Il rapporto di Maquia con il piccolo, a cui dona il nome Erial, è particolare: lui è un umano mentre lei una iorph e pertanto costretta a restare sempre giovane mentre lui andrà via via crescendo e invecchiando. Maquia sa benissimo che prima o poi sarà anche costretta a vederlo morire. E così la loro storia inizia con lei che è madre di Erial ma, costretti a spostarsi diverse volte, deve trasformarsi nella sorella maggiore, in quella minore, tanto da venire talvolta additata addirittura come presunto amore del giovane.
Maquia vive come un’esule dalle sue terre. Il suo aspetto esile e delicato, i suoi comportamenti dolci e innocenti ma non per questo ingenui, le vesti immacolate e leggere, la capigliatura dorata e l’atteggiamento pacifico sono in netto contrasto con la società degli uomini composta da imperi, da un progresso tecnologico, da guerra e violenza, da armi e armature nonché da duro lavoro.
Maquia, sin dal momento in cui prende in braccio il piccolo, sa bene quale è il loro destino, quale è la condanna che dovrà patire nel corso dei decenni. Ma nonostante sia conscia che sarà costretta a vederne anche la morte, decide di vivere quell’amore materno, di compiere i sacrifici di una madre, di proteggerlo dai pericoli del mondo esterno sforzandosi per non fargli mai mancare nulla.
Maquia – Decoriamo la mattina dell’addio con i fiori promessi è una delicata opera ricca di dolcezza, di poesia, che fa del contrasto tra amore e morte, tra tenerezza e violenza la propria colonna portante, delineando una storia carica di sentimenti che giunge alla fine in un’esplosione di emozioni.
Titolo: Maquia – Decoriamo la mattina dell’addio con i fiori promessi
Distributore: Koch Media
L’era dell’intelligenza artificiale e l’infinito fascino dell’intelligenza umana
Il Filebo di Platone: un’analisi filosofica della felicità e del bene
La crisi della piccola editoria italiana: tra sovrapproduzione e barriere di mercato
Rapporto editoria 2024: mercato dei libri in crescita di poco tra vari problemi