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Di: Lesath

Era il 20 luglio del 1969 quando l’uomo posò piede sul suolo lunare. “Un piccolo passo per (un) uomo, un grande balzo per l’umanità” furono le parole dette da Neil Armstrong nel fatidico momento. La sua impronta sul terreno lunare è diventata simbolo del progresso scientifico e dell’esplorazione umana, così come quella frase è entrata nella storia. Dopo le missioni Apollo l’uomo però non è più sceso sulla Luna.

Ora le cose stanno cambiando e la Nasa si è posta come obiettivo il ritorno entro pochi anni sul nostro satellite. Una sfida che si sviluppa in condizioni molto diverse da quelle dell’epoca. A fine anni settanta gli Stati Uniti erano in corsa con l’Unione Sovietica per la conquista dello spazio e le due superpotenze correvano in solitaria. Ora i progressi aerospaziali sono soggetti alla collaborazione internazionale di molte nazioni: si pensi che per inviare gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale, la più complessa opera ingegneristica mai realizzata dall’uomo, è necessario utilizzare una navetta russa. A contendere la (seconda) conquista del satellite agli Usa ora è la Cina, che in pochi anni ha compiuto progressi giganteschi. E arrivare per primi sul nostro satellite significa avere un forte vantaggio per il passo successivo: Marte.

Leo Ortolani, padre di Rat-Man, ha dato vita a Luna 2069 sotto il marchio Feltrinelli per omaggiare il cinquantesimo anniversario dall’allunaggio. La sua opera si sviluppa secondo le caratteristiche che hanno sempre contraddistinto l’autore: da una parte quel tratto unico e caratterizzante, dall’altra quel modo di raccontare storie inserendo improvvisamente gag irriverenti e comiche, assurdità anacronistiche che fanno scoppiare a ridere il lettore.

Protagonisti di Luna 2069 sono un ricco miliardario, che ricorda chiaramente il magnate Elon Musk, e l’astronauta Fortunato, che ricalca la figura di Luca Parmitano. La storia si sviluppa in tre diversi momenti: il presente, il passato del 1969 e il futuro del 2069. Tra una comicità surreale che stride con la veridicità storica e scientifica, Ortolani non manca di canzonare le teorie complottistiche (chi non crede che l’uomo sia stato veramente sulla Luna e chi è convinto che la Terra sia in realtà piatta), ma soprattutto una riflessione introspettiva che ricorda come per realizzarsi non serva il successo in qualche impresa storica ma talvolta basta semplicemente godere della presenza e dell’amore dei propri cari. E Ortolani affronta l’argomento in maniera delicata e con una semplicità unica che dimostra una volta di più le sue doti di narratore e di artista.

Al fondo del volume alcuni piccoli approfondimenti permettono di scoprire qualcosa di più sull’Agenzia Spaziale Italiana, sull’Agenzia Spaziale Europea, sulla Stazione Spaziale Internazionale, sul ruolo dell’Italia nella corsa allo spazio e sui suoi astronauti.

Titolo: Luna 2069

Autore: Leo Ortolani

Editore: Feltrinelli

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