Luc Besson torna alle sue origini, a quel filone narrativo che gli è sempre stato caro e che lo ha contraddistinto in alcune delle sue pellicole più conosciute; un genere ricco di azione in cui protagonista assoluta è la donna. Una donna forte, una donna indipendente e in grado di uscire dalle situazioni più complesse da sola attraverso le proprie capacità fisiche e intellettuali. Lo si è visto con Anne Parillaud in Nikita, con Milla Jovovich in Giovanna D’Arco e con Scarlett Johansson in Lucy. Questa volta è il turno di Sasa Luss, super top model russa, che in Anna diventa protagonista assoluta di un film ambientato nel periodo della guerra fredda, quando le spy story coinvolgevano i servizi segreti delle due superpotenze mondiali: il Kgb da una parte e la Cia dall’altra. Terreno di sfida: l’Europa occidentale.
Anna Politova (Sasa Luss) è una ragazza costretta a vivere con un ragazzo violento e dedito alla microcriminalità in una Mosca centro del potere sovietico. A cambiare la sua vita l’arrivo di Alex Tchenkov (Luke Evans: Lo Hobbit, Dracula Untold, Immortals, I Tre Moschettieri) che la assolda come agente segreto da inviare sul campo. Le abilità della donna le permettono di compiere molteplici missioni per conto del Cremlino, tanto da attirare le attenzioni dell’agente della Cia Leonard Miller (Cillian Murphy: Batman Begins, In Time, Inception, 28 Giorni Dopo).
L’ultima fatica di Luc Besson si sviluppa in una storia di spionaggio che mette in campo doppi giochi e tripli giochi, dove l’obiettivo ultimo della protagonista è ricercare la propria libertà in un ambiente dove è solita ricevere unicamente ordini diventando la pedina di una partita a scacchi giocata sul campo. Ma lei, ottima giocatrice di scacchi, farà tutto quello che è in suo potere per tentare di ottenere quella cosa che più di tutte brama: la libertà.
Per tutta la durata della pellicola al centro dell’attenzione c’è la donna, una donna forte e indipendente, una donna che persegue il proprio obiettivo affrontando avversari ben più forti e potenti pur di perseverare i propri obiettivi. Anna è un inno alla donna, alla sua capacità, alla sua intelligenza ma anche alla sua identità, perché alla fin fine la protagonista ha come ultimo desiderio quella di conoscere sé stessa e di vedersi senza alcuna maschera addosso per scoprire la sua vera anima.
La regia di Luc Besson gioca molto sul tempo. Se prima le scene vengono viste nella loro visione d’insieme, successivamente vengono rivisitate con l’aggiunta di eventi ed elementi che permettono di comprendere le motivazioni che portano a certe azioni e a certi comportamenti. E’ un espediente intelligente che ha come fine ultimo il non rovinare l’effetto sorpresa, di fatto così addirittura risaltato. Dopotutto parliamo di un mondo dove sono i singoli dettagli a essere essenziali e dove l’attenzione per le espressioni e la psicologia delle persone permette di avere una visione più chiara di una realtà dove non ci si può mai fidare di niente e di nessuno.
Anna risalta le scene d’azione, cruenti e violente, ma si incentra molto sulla protagonista che è costantemente elemento centrale di tutta la narrazione. Se i comprimari risaltano bene, restano però sempre elemento di contorno nell’insieme della pellicola, schiacciati dalla forza ineguagliabile della protagonista. Tutto accompagnato da una storia d’amore che trova qualche spazio, come fiori nella neve, che riesce a ogni modo a catturare l’attenzione. Besson però sa essere ironico e a fine del lungometraggio tira fuori una donna vittoriosa, prepotentemente vittoriosa, a discapito dell’uomo, che rimane sempre contorno, semplice forza bruta incapace di contrastare le doti e la perseveranza del gentil sesso.
L’edizione italiana proposta da Eagle Pictures sul mercato dell’home- video offre un disco blu-ray con un ottimo 5.1 Dts-hd Master Audio e con una buona serie di contenuti speciali che approfondiscono i costumi di Anna, la realizzazione della scena dell’inseguimento in auto, la creazione dell’adrenalinico combattimento che ha luogo al ristorante e il making of.
Titolo: Anna
Distributore: Eagle Pictures
Squid Game ed il suo seguito planetario
La felicità secondo Aristotele: il sommo bene tra ragione, virtù e contemplazione
Il calcio italiano piange Aldo Agroppi
Record di incassi per il film sulla seconda stella dell’Inter