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ferrandoUna vittima e milioni di danni a negozi, edifici, strade ed autoveicoli: è il drammatico bilancio dell’ alluvione dei giorni scorsi, che ha colpito la città di Genova e alcune zone della provincia (Montoggio e zona del Tigullio). Dopo le devastanti alluvioni del 1970, che provocò 25 morti, di quelle degli anni ‘ 93 -’98 e 2000 che provocarono ingenti danni in varie zone della città. E dopo quella del 2010 che devastò Sestri Ponente, fino a quella del 4 Novembre 2011, che provocò 6 morti e milioni di danni. Quella dei giorni scorsi rappresenta l’ ennesima tragedia per la città, e l’ ennesimo crimine del Capitalismo.
Sono tutte catastrofi causate dalla legge imperante del profitto: che ha tagliato le risorse per la ripulitura dei fiumi e per lo scollamento del Bisagno, ha autorizzato costruzioni edilizie a pochi metri dai corsi fluviali e massicce cementificazioni nelle zone costiere. E’ un fatto indiscutibile, per esempio, che da diversi anni, in questa città e in buona parte della Regione, le Amministrazioni locali applicano tagli continui nel settore delle manutenzioni ambientali e della pulizia di strade e tombini, oserva la sezione genovese del PCL.

Governi nazionali, di centrosinistra e centrodestra, impegnati a pagare ogni anno più di 50 miliardi di interessi alle banche o a finanziare mega speculazioni come il Terzo Valico, la Gronda e la TAV,hanno “risparmiato” sulla protezione della natura e della vita . Per questo sono i responsabili politici e morali di quanto è avvenuto. Assieme ai sindaci e ai governatori regionali che li hanno coperti e assecondati: sono tutti tenuti a dimettersi…!

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