È disponibile dal 2 ottobre nei negozi e negli store digitali “Riflessi di me”, l’attesissimo album d’esordio di FRANCESCA MICHIELIN. Il disco, che vede la supervisione artistica di Elisa e la produzione artistica di Andrea Rigonat, contiene 13 canzoni, tra cui 3 scritte dalla stessa Francesca: “Honey Sun” (musica e testo) “Quello che vorrei” (musica: Francesca, testo: Roberto Casalino) e “Riflessi di me” (musica: Elisa, testo di Francesca e Virginio Simonelli). L’album, ricco di sonorità diverse e di sperimentazioni, abbraccia le due anime di Francesca: quella intimista e quella rock. Due sfaccettature apparentemente opposte ma che ben si coniugano in un disco originale e dal sound internazionale.
Dopo lo straordinario trionfo a X Factor 5 e il grande successo di “Distratto”, brano che le è valso il riconoscimento multiplatino, Francesca torna sulla scena musicale con un progetto importante, un disco che rappresenta per lei una crescita sia personale che artistica.
I BRANI
ARCOBALENI
Brano corale molto energico, un’esplosione di suoni e colori. Le sonorità, così come il testo, rievocano elementi naturali: sentirsi come “gocce d’acqua che cadono insieme dalle nuvole“; lacrime che lasciano il posto ad un sorriso così come la pioggia quando finisce lascia il posto all’arcobaleno; sentirsi come farfalle contro vento, neve e grandine, che devono scegliere una via fidandosi l’una dell’altra.
SOLA
Il singolo di lancio firmato Elisa e Roberto Casalino, già autori di “Distratto”, è una coinvolgente ballata, delicata ma allo stesso tempo intensa; un brano che parte dolcemente per diventare sempre più travolgente in un affascinante e molto emozionante crescendo strumentale e melodico.
Un sentimento con cui tutti abbiamo dovuto confrontarci nella vita: la solitudine. Questo il tema al centro della canzone. Solitudine che può avere diverse sfaccettature, che si può presentare in qualsiasi momento e in molteplici forme, che coinvolge giovani e adulti indistintamente, che può durare pochi attimi o un lungo periodo. Solitudine che colpisce il profondo dell’anima, ma che “si legge negli occhi” o che traspare da una voce spezzata (“…rotta è la tua voce mentre il cielo piange”). Solitudine che può nascere dalla nostalgia, o dalla lontananza, da una delusione o da un dolore. Ma il messaggio della canzone non è di sfiducia o rassegnazione, tutt’altro. È “nei gesti e nei dettagli, piccoli e importanti”, infatti, che si ritroverà la serenità e l’allegria che si sono perse. È normale sentirsi smarriti, ma ciò che conta è accettare le proprie fragilità e insicurezze, riuscendo così a stare bene con se stessi e a non sentirsi più soli (“…e sarà una buona amica anche la solitudine”)
QUELLO CHE VORREI
Un testo romantico ma grintoso e carico di energia. Se è vero che esiste un solo cielo, perchè uno lo vede blu e l’altro nero? Questo il quesito centrale del brano, una metafora che descrive come talvolta differenze e punti di vista diversi possono allontanare due persone anche se unite da un legame profondo. Quello che si desidera è a volte irrealizzabile (“quello che vorrei è una spiaggia vuota in piena estate“) ma altre è raggiungibile, basta solo avere forza di volontà e il desiderio di superare gli ostacoli per ricominciare (“quello che vorrei è azzerare tutto e ricominciare“)
MAI PIU’
La ritmica e il suono morbido della chitarra nell’intro del brano evocano un’alba, un risveglio, l’inizio di un nuovo giorno con nuovi obiettivi e nuove speranze. Speranze che acquistano sempre più consapevolezza e vigore così come l’arrangiamento si fa via via più intenso e potente all’interno della canzone. “Mai più messa da parte, mai più senza speranze”: così recita il brano. È una presa di posizione netta contro la rassegnazione e l’indifferenza, è uno stimolo ad osare, a mettersi in gioco e a reagire alle situazioni difficili senza mai perdere la fiducia in se stessi. Talvolta è facile dire che va tutto male ed è altrettanto comodo non fare niente per cambiare le cose, quasi aspettando che il cambiamento arrivi da qualcun altro anzichè da noi stessi. Ma a tutto questo bisogna reagire cercando di tirare fuori il meglio di sé, quella forza di volontà che permette di spiccare il volo senza il timore di sbagliare.
SE CADRAI
Caratterizzato da una sonorità pop-R&B e da un arrangiamento fortemente focalizzato sugli archi, che impreziosiscono il brano abbracciandone e valorizzandone il testo, “Se Cadrai” rappresenta una piccola perla a livello di musica e contenuti. Il testo profondo riprende i temi principali che fanno da filo conduttore nell’album: gli errori, le cadute e la crescita.
DISTRATTO
Il singolo che ha segnato il debutto di Francesca sulla scena musicale italiana. Il brano, scritto per lei da Elisa e Roberto Casalino, ha ottenuto un notevole successo di pubblico e di critica: è entrato immediatamente al primo posto nella classifica dei singoli più venduti su iTunes, si è aggiudicato il riconoscimento multiplatino per il download digitale ed è stato scelto per far parte della colonna sonora del film “10 regole per fare innamorare”.
IL PIU’ BELL’ABBRACCIO
La particolarità che si individua sin dal primo ascolto è l’originalità dell’arrangiamento, a partire dall’utilizzo del sitar in prima linea. Anche in questo caso, il pezzo presenta più voci e cori che accompagnano magistralmente l’interpretazione di Francesca.
RIFLESSI DI ME
Il tema centrale della title track è chiaro sin dal titolo: la ricerca della propria identità. Uno specchio che riflette quello che sembriamo ma non quello che realmente siamo, che non è in grado di mostrare quello che abbiamo dentro (“Specchio che sai ricordarmi quello che sembro/ ma non sai guardare dentro di me…”). Uno specchio che sembra quasi chiedere di essere diversi da come si è, “qualcuno che non c’è”.
HONEY SUN
Scritto interamente da Francesca, “Honey sun” è l’unico brano in inglese presente all’interno dell’album. Ma non è la sua sola peculiarità: si tratta infatti dell’unico brano in versione acustica. Amicizia, primi amori, adolescenza, possibilità di prendere in mano la propria vita e avere il coraggio di darle una svolta: questi i temi descritti dal testo, caratterizzato da un linguaggio fresco e originale che ben rappresenta la personalità della giovane autrice e interprete. Un brano che esprime in modo eccellente l’anima più intimista di Francesca.
NON MI DIRE
Un brano “ribelle”, di accusa contro chi è sempre pronto a giudicare, a disapprovare e a dire agli altri come ci si deve comportare. È troppo facile appartenere al gruppo di chi critica gratuitamente. Gruppo dal quale è escluso chi “è solo anche se si dà da fare”, chi “non si arrende a dire Signor sì Signore!”. L’arrangiamento è soul, ritmico e bluesy.
UN NUOVO NOME
La voglia di ricominciare, di cambiare, di aprire un nuovo capitolo senza dimenticare però le pagine più belle già scritte. Da qui il desiderio di andare avanti, talvolta con nostalgia, dando un nuovo nome a quello che è stato; l’unico modo per poter lasciare alle spalle il passato e poter ripartire.
INDELEBILE
Un brano pop-rock, frizzante, coinvolgente e spensierato. Il vuoto lasciato nella nostra vita da una persona importante che se ne è andata è indelebile. Indelebile come un errore, un ricordo, uno sguardo, un’immagine o un sapore. E “come un onda ritornerà“sempre, perchè è un dolore indelebile.
TUTTO QUELLO CHE HO
È uno dei pezzi più rock del disco. Una canzone di carattere, in cui, sin dall’inizio, emerge un’altra anima di Francesca: grintosa, forte e determinata. Il testo colpisce come una freccia scoccata dritta all’orecchio di chi l’ascolta. La consapevolezza degli errori commessi e della propria fragilità (“non mi sono mai sentita più inutile/non mi sono mai sentita più fragile”) trasformano la debolezza in forza e la paura in coraggio. Quel coraggio che fa donare se stessi all’altro, incondizionatamente, senza risparmiarsi, perché ciò che conta veramente è l’amore che si può avere solo dalla persona che si ama. …una canzone che parla di amore, ma in un modo non convenzionale
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