Quest’anno il riconoscimento è attribuito al libro “L’eccidio di Cesena”, dedicato ai tragici fatti del 1377.
La storia di Cesena ritorna protagonista grazie a una delle iniziative letterarie più importanti del nostro Paese: il Menotti Art Festival di Spoleto.
Dopo i riconoscimenti negli anni 2021 e 2023 per le sue opere dedicate al settore giuridico, Andrea Sirotti Gaudenzi è stato premiato per la terza volta nel corso del Festival grazie ai propri meriti letterari e culturali. Quest’anno lo scrittore cesenate ha ottenuto un riconoscimento per la ricerca storica presentata nel volume “L’eccidio di Cesena. La più grande strage del Medioevo”, pubblicato da Maretti editore. Il libro è stato insignito del premio internazionale alla letteratura, assieme alle opere di altri autori. La cerimonia è avvenuta sabato 28 settembre presso il Salone nobile del Chiostro di San Nicolò nel centro della città umbra, durante uno dei momenti più importanti del Festival, che quest’anno ha coinvolto oltre cento spazi espositivi dedicati alle arti visive e alla letteratura.
Il libro di Andrea Sirotti Gaudenzi era stato già presentato a luglio nel corso del “Salotto del Bancarella”, svoltosi nella città di Pontremoli durante la fase finale del Premio Bancarella.
La giuria del Festival di Spoleto ha riconosciuto l’originalità del volume che ha posto in risalto i tragici fatti che coinvolsero Cesena nel 1377, basandosi su fonti che hanno permesso di mettere in risalto un episodio dimenticato della storia medievale. Particolarmente apprezzato è stato lo stile innovativo con il quale Andrea Sirotti Gaudenzi ha trattato le tematiche, offrendo ai lettori un taglio personale e molto intenso nella narrazione di eventi non facili da raccontare.
Il volume ripercorre i fatti avvenuti nel febbraio del 1377, che coinvolsero la città di Cesena, letteralmente rasa al suolo dalle armate straniere del cardinale Roberto da Ginevra, che si trovava nella città romagnola assieme ai suoi militari bretoni. La coraggiosa resistenza dei cesenati impose al cardinale (che sarebbe divenuto antipapa della “linea avignonese”) di chiamare in soccorso John Hawkwood e le sue truppe, che completarono il massacro. Neppure i bambini verranno risparmiati dalla ferocia della “Compagnia della Croce bianca” capitanata dal mercenario inglese.
Nel corso della cerimonia Andrea Sirotti Gaudenzi ha raccontato quei tragici eventi (noti anche come “Sacco dei Bretoni”), che vanno collocati nella fase finale del Medioevo, età controversa e ricca di contraddizioni. All’autore è stato donato un lavoro dello scultore Silvio Amato, che ha realizzato un’opera che si lega alla drammaticità della storia raccontata nel volume dedicato alla strage del 1377.
Il prof. Andrea Sirotti Gaudenzi, che ha scritto centinaia di opere soprattutto nel settore giuridico ed è editorialista del gruppo “Il Sole 24 Ore”, ha ottenuto vari riconoscimenti letterari, tra cui il premio “Comunicare l’Europa” consegnatogli nella sede romana del Parlamento europeo, per l’intensa attività nel settore del diritto europeo e internazionale e per le ricerche nell’ambito del diritto delle nuove tecnologie. Attualmente, Sirotti Gaudenzi fa parte del corpo docente del Master in informatica giuridica dell’Università La Sapienza di Roma e recentemente è stato nominato membro del senato accademico dell’Accademia Universitaria di Studi Giuridici Europei di Roma.
Nel corso della premiazione l’autore ha ringraziato il prof. Luca Filipponi, presidente del Festival, e la giuria, rappresentata dal rettore prof. Giuseppe Catapano, anticipando il tema del suo prossimo volume dedicato a falsi e stereotipi storici.
Inoltre, data la presenza di alcuni dei maggiori editori italiani, l’autore ha posto l’attenzione sulla libertà di stampa e ha dedicato il premio al nonno materno, l’editore forlivese Alvaro Bulgarelli, che ha rappresentato una voce di libertà, avendo partecipato alla lotta antifascista grazie alla stampa clandestina e alla intensa collaborazione con le forze della resistenza, che durò per tutto il periodo dell’occupazione tedesca. “Un ruolo fondamentale nella società dell’informazione è quello della stampa libera, che rappresenta uno dei valori fondamentali della democrazia”: così ha concluso Andrea Sirotti Gaudenzi.
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